Giorgetti (Lega): "Così il Paese esplode, basta pagliacciate". Parla dei suoi?

Il vicesegretario della Lega Giorgetti sull'intervento di Ricciardi (M5s) sulla sanità lombarda: "Legittime le critiche, per carità, il Parlamento ci sta per questo. Ma il problema è il modo"

Giancarlo Giorgetti
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22 Maggio 2020 - 07.21


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Dopo un prolungato silenzio, il vicesegretario della Lega Giancarlo Giorgetti si pronuncia in un’intervista a La Stampa sull’intervento di Riccardo Ricciardi del M5s ieri in Aula, che ha provocato una bagarre che ha costretto Roberto Fico a sospendere la seduta per placare le ire della Lega, che non ha preso bene le accuse di Ricciardi sulla sanità lombarda. 
Giorgetti appare più pragmatico, anche se non rinuncia a un oscuro avvertimento: “In giro c’è tanta gente davvero disperata e i politici dovrebbero dare l’esempio invece di soffiare sul fuoco. Devono stare attenti, il Paese esplode. Fare critiche, ma con equilibrio, evitando le pagliacciate”. Non si può non essere d’accordo, a patto che questa regola valga per tutti, a cominciare proprio dai leghisti.
In merito all’intervento, Giorgetti dichiara: “Legittime le critiche, per carità, il Parlamento ci sta per questo. Ma il problema è il modo. Di fronte a tanti morti bisogna mantenere un atteggiamento responsabile, non approfittare della diretta tv per buttarla in rissa. Sembrava quasi fatto ad arte […]. Io non lo so, magari l’oratore, che mi dicono faccia l’attore, era solo sovraeccitato per la diretta. Ma certo abbiamo sentito gli appelli di Mattarella al dialogo, abbiamo ascoltato in aula un intervento del presidente Conte molto istituzionale…Poi arriva questo cinque stelle così fuori luogo”. 
Sulla proposta Merkel-Macron di un fondo da 500 miliardi a carico del bilancio Ue per interventi nei Paesi più colpiti dalla crisi: “Prima di chiedere soldi all’Europa bisognerebbe avere qualche idea su come spenderli, la cosa peggiore sarebbe arrivare a una sventagliata di soldi a pioggia. La proposta franco-tedesca mi sembra si configuri come un fondo di coesione all’iperpotenza. E storicamente il nostro Paese, con governi di destra e di sinistra, si è mostrato incapace di spendere i fondi per le regioni del vecchio Obiettivo1”.

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