Meloni non crede alla crisi aperta da Renzi: "Vuole solo una poltrona in più ma..."

La presidente di Fratelli d'Italia: "Spero che mi smentisca, una volta tanto dimostri di avere a cuore il destino di questa nazione"

Giorgia Meloni
Giorgia Meloni
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19 Maggio 2020 - 19.34


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Ma che vogliono i renziani? Visibilità e quote di potere. La pensano al governo e anche all’opposizione: rispetto a quanto sta accadendo nella maggioranza in vista del voto di domani sulle mozioni di sfiducia al ministro della Giustizia, Alfonso Bonafede, “ad oggi direi che sono i soliti giochi di Renzi per avere qualche poltrona in più. Spero che Renzi mi smentisca, una volta tanto dimostri di avere a cuore il destino di questa nazione”.

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Lo ha affermato Giorgia Meloni, presidente di Fratelli d’Italia, ospite di ‘Fuori dal coro’ in onda questa sera su Retequattro.

“A me domani non interessa che passi la mozione di sfiducia a Bonafede perchè ci sono ragioni di tattica -ha aggiunto- a me interessa che in uno Stato normale un ministro che con i suoi provvedimenti ha consentito la scarcerazione di oltre trecento boss mafiosi, quando la mafia e la criminalità organizzata erano chiaramente la regia dietro le rivolte che c’erano state nelle carceri; un ministro che ha dato il segnale che lo Stato si piega al volere della criminalità organizzata; non può continuare a fare il ministro della Giustizia”.

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“Se noi siamo una nazione seria, al di là della tattica, domani Bonafede smette di fare il ministro della Giustizia. Questa è la ragione -ha concluso Meloni- per la quale abbiamo depositato la mozione e questa è la ragione per la quale speriamo che passi”.

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