Pd, Calenda e Fassina: "Fca vuole le garanzie dello Stato? Riporti la sede legale in Italia"
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Pd, Calenda e Fassina: "Fca vuole le garanzie dello Stato? Riporti la sede legale in Italia"

Gli esponenti delle varie sigle della sinistra contro la richiesta dell'ex Fiat che il governo si faccia da garante per un prestito di 6,3 miliardi di euro".

John Elkann
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16 Maggio 2020 - 16.02


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Portare la sede legale all’estero e poi chiedere al governo italiano le garanzie su un prestito bancario di 6,3 miliardi di euro?
La proposta della Fca fa discutere: “Senza imbarcarci in discussioni su che cosa è un paradiso fiscale credo si possa dire con chiarezza una cosa: un’impresa che che chiede ingenti finanziamenti allo Stato italiano riporta la sede in Italia. Attendo strali contro la sovietizzazione e dotti sermoni sul libero mercato”.
Lo ha detto il vicesegretario del Pd Andrea Orlando.
Ha aggiunto Calenda, leader di Azione: “Ovviamente la sede legale e fiscale torna a Torino. Perché altrimenti andremo sul surreale”.
Ultimo Stefano Fassina: “Condizioniamo l’aiuto dello Stato per imprese alla residenza giuridica e fiscale in Italia, a cancellare i dividendi non per un anno, ma fino a quando le garanzie dello Stato per essi immobilizzate non vengono liberate; infine, a limitare, fino alla liberazione delle garanzie pubbliche, la remunerazione complessiva annuale del management a 20 volte la retribuzione annua degli operai. Sono alcuni degli emendamenti di LeU. Non è populismo. È la nostra Costituzione”.

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