#TorniamoLiberi: impazza l'hashtag dei sovranisti che se ne frega del contagio

Paladino dello slogan è Daniele Capezzone che afferma: "Conte non è proprietario delle nostre vite e delle nostre libertà"

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28 Aprile 2020 - 15.23


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In molti sono rimasti delusi dalla decisione del Premier di andare molto cauti con la riapertura, ma nessuno metteva in dubbio che non sarebbe stati un ‘liberi tutti’ come invece vorrebbero chi su Twitter ha lanciato l’hashtag #TorniamoLiberi. 
Paladino dello slogan è l’ex parlamentare Daniele Capezzone, che afferma: “Conte non è proprietario delle nostre vite e delle nostre libertà -dice l’ex parlamentare- Nel rispetto di precauzioni e distanze, torniamoLiberi. Vogliamo uscire, lavorare, vivere, con libertà e responsabilità”. “Costituzione della Repubblica italiana, articolo 13: la libertà personale è inviolabile. TorniamoLiberi”, gli fa eco lo storico e scrittore Marco Gervasoni.
“Con ancora 300 (!) morti e migliaia di contagiati al giorno, protestano tutti – scrive il giornalista Emiliano Fittipaldi – Mai amato Conte, ma inizia a starmi simpatico”.
“È così difficile capire che le nostre libertà sono state limitate per non farci schiattare tutti? -afferma Massimo Moratti – È così difficile capire che si tratta di una situazione di grave emergenza sanitaria? #Torniamoliberi è un hashtag idiota”.
“L’hashtag #torniamoliberi significa #torniamocontagiati”, controbatte il giornalista e autore Luca Bottura. “A tutti gli irresponsabili del ‘torniamoliberi: in Germania con la riapertura risale l’indice del contagio, in Francia slitta il rientro a scuola -affonda la giornalista e conduttrice Luisella Costamagna- Volete ritornare a messa per i funerali?”.

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