Renzi si offende per le critiche: "Tra qualche giorno vedrete che avevo ragione io"

A Renzi sfugge il punto: nessuno nega che bisognerà riaprire prima o poi. Farlo prima di Pasqua, come vorrebbe lui, è una follia.

Matteo Renzi
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29 Marzo 2020 - 10.58


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Matteo Renzi fa finta di non capire: e si offende per la reazione che ha avuto il mondo politico e scientifico alla sua proposta di riaprire prima di Pasqua perché “non possiamo aspettare che tutto passi”. 
“Le mie considerazioni di ieri hanno aperto una discussione molto seria e accesa, specie tra chi ha fatto la fatica di leggere o ascoltare e non si è fermato al pregiudizio. Tutto il mondo politico si è scatenato contro i concetti che ho espresso: interessante, vedrete che tra qualche giorno cambieranno posizione e diranno tutti insieme ciò che stiamo dicendo da soli noi oggi” dice il leader di Italia Viva.
“C’è un’emergenza sanitaria devastante, certo. Ma sullo sfondo – ha sostenuto l’ex premier – c’è un’emergenza economica che si combatte ripartendo in sicurezza con i posti di lavoro, non allargando il reddito di cittadinanza. Chi fa politica ha il compito di costruire il dopo, non può solo commentare il presente. E il dopo va pensato adesso: altrimenti si rincorrono gli eventi senza prevenirli. Siamo abituati agli attacchi, il tempo sarà galantuomo anche stavolta. Buona domenica a tutti!”, ha concluso Renzi.
È interessante notare come Renzi non colga il cuore delle critiche che gli sono state rivolte: nessuno nega che bisognerà riaprire, prima o poi, né che bisogna organizzare un piano per affrontare l’emergenza economica. Farlo prima di Pasqua è pura follia, perché prima dell’emergenza economica c’è quella sanitaria. E non ci sono scuse che tengano. Tra qualche giorno, purtroppo, la situazione non sarà cambiata, che Renzi lo voglia o meno: il virus fa di testa sua, non segue i dettami del leader di Italia Viva. 

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