L'alta politica di Salvini: "Le Sardine scendono in piazza perché gli sto sul ca**o"
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L'alta politica di Salvini: "Le Sardine scendono in piazza perché gli sto sul ca**o"

Lo ha detto Salvini da Pesaro: "Le Sardine vogliono cancellare i decreti sicurezza, che sono contro la mafia". Peccato che non sia così

Salvini a Pesaro
Salvini a Pesaro
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20 Febbraio 2020 - 20.16


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Mentre le Sardine lo contestavano a Pesaro, Matteo Salvini dal palco del suo comizio a Piazza del Popolo ha ironizzato: “In democrazia è bello che ognuno porti in piazza le sue idee. Noi parliamo di sanità, agricoltura, pesca, scuola e disabili mentre quello col cappellino ed i ricci dice ‘sono in piazza perché mi sta sul… Salvini’. È un progetto politico importante”.
“È una cosa surreale – dice Salvini – In Italia ci sono i fenomeni che appaiono e poi scompaiono. Eravamo a Napoli e i giornali dicevano in piazza ci sono Salvini e le Sardine. Noi eravamo in 3.000. là erano quattro gatti. A Taranto ugualmente dicevano ci sono Salvini e le Sardine, noi eravamo in centinaia e dalle Sardine non c’era nulla. Ieri sera eravamo a Squinzano in provincia di Lecce con 3.000 agricoltori e siccome pioveva delle Sardine nessuna traccia. Oggi pomeriggio a Chieti: ci sono Salvini e le Sardine, erano due. A Potenza erano quattro. A Pesaro si parlava di schieramento di Polizia per le Sardine e sono scomparse”.
“Anche le Sardine vogliono cancellare i decreti sicurezza che consentono di assumere poliziotti, Carabinieri e Vigili del fuoco – dice poi Salvini, continuando a insistere sulla menzogna che i decreti sicurezza servano per la lotta alla mafia – Chi vuole cancellare i decreti sicurezza dà una mano alla mafia, alla camorra e alla ‘ndrangheta”.
Davanti a quasi 2.500 persone Salvini ha difeso ‘Quota100’: “ci abbiamo messo un anno per smontare la Fornero e regalare agli italiani ‘Quota100’, se provano ad alzare l’età per andare in pensione noi facciamo le barricate dentro e fuori dal Parlamento”, prima di rivolgersi ad un contestatore tra il pubblico “ti voglio bene, metteremo dei fiori nei vostri cannoni e ognuno la intenda come vuole”.
In conclusione, prima di recarsi a cena con dirigenti e militanti della Lega all’hotel Flaminio, ha poi lanciato la sfida per le elezioni regionali. “Entro breve troveremo la squadra per mandare a casa Pd e Ceriscioli – conclude Salvini- Tanta gente si sta avvicinando alla Lega e se la squadra cresce è un bene. Prendiamoci ancora qualche giorno per scegliere i candidati e la squadra migliore poi si parte”.

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