La prescrizione potrebbe far cadere il governo. Renzi: "Il Pd ha scelto il giustizialismo"

Teresa Bellanova ed Elena Bonetti non dovrebbero prendere parte al Consiglio dei ministri di questa sera

Ministre Bonetti e Bellanova
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13 Febbraio 2020 - 11.28


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Le ministre di Italia viva, Teresa Bellanova ed Elena Bonetti, non dovrebbero prendere parte al Consiglio dei ministri di stasera. La loro assenza sarebbe un modo per ribadire la distanza sul “lodo Conte bis” che dovrebbe essere discusso insieme alla riforma del processo penale. Renzi va all’attacco di Pd e Bonafede: “Il Partito democratico ha scelto il giustizialismo contro il garantismo, Bonafede ha due mesi per cambiare o ci vediamo in Senato”.
Questa sera Cdm, Iv pronta a disertare – Resta altissima la tensione nella maggioranza sulla prescrizione. M5s, Pd e Leu continuano ad avere il fiato sul collo da parte di Italia viva. Il partito di Matteo Renzi, secondo quanto appreso da fonti vicine al partito, diserterà il Consiglio dei ministri di questa sera. Teresa Bellanova (in queste ore impegnata in una visita istituzionale a Mosca) ed Elena Bonetti, con la loro assenza ribadiranno la distanza dalla maggioranza sul “lodo Conte bis” che sarà discusso in Cdm insieme alla riforma del processo penale, testo che Iv si è riservata di valutare. 
Renzi: “Pd giustizialista, con Bonafede pronti a vederci in Senato” – “A tutti quelli che mi dicono ‘ma perché hai fatto la scissione?’, da ieri posso rispondere che un partito che sceglie il giustizialismo contro il garantismo non è più casa mia”. Così Matteo Renzi, nella sua eNews, è tornato ad attaccare il partito di cui è stato segretario due volte. Il leader di Italia Viva è tornato anche a attaccare il ministro della Giustizia, Alfonso Bonafede, anche capo delegazione M5s al governo: “Bonafede ci accusa di molestarlo. ma l’ex dj avrà mai letto il codice penale? Lo sa che la molestia è un reato? Noi auguriamo al ministro buon lavoro. Gli diamo due mesi di tempo. Se le cose cambiano, bene, altrimenti ci vediamo in Senato”.
Orlando: “I governi posso cambiare e si può votare” – Lasciare il governo “impantanato all’infinito” sulla prescrizione “non è un bene per il governo, ma i governi possono cambiare e si può andare a votare”. Così il vice segretario Pd, Andrea Orlando, in relazione alle ultime discussioni interne alla maggioranza. “Non siamo interessati a questo disegno”: questa la risposta all’ipotesi di dar vita a nuove maggioranze in caso di crisi. In caso di crisi, quindi, per il Pd ci sono solo le elezioni anticipate.

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