Paragone: "M5s è morto, solo Di Battista può salvarlo facendo cadere il governo"

Il giornalista espulso dal gruppo del Senato e dal movimento attacca i grillini: "Alessandro dovrebbe ottenere la guida del partito e portarlo fuori da questa alleanza con il Pd"

Gianluigi Paragone
Gianluigi Paragone
Preroll AMP

globalist Modifica articolo

27 Gennaio 2020 - 18.54


ATF AMP

Gianluigi Paragone suona le campane a morto per il M5s. Dopo il voto in Emilia-Romagna e in Calabria il movimento “è morto, soffocato nella scatoletta di tonno. Non lo dico io, lo stanno dicendo gli elettori”.
 In queste elezioni, continua il senatore espulso dai 5Stelle in un’intervista alla “Stampa”, “il Movimento aveva la possibilità di iniziare a radicarsi sul territorio, ma se tu imposti il tuo radicamento su delle battaglie nei consigli regionali e comunali contro il Pd e poi ti presenti da alleato di governo del centro sinistra, allora finisci male”.
Secondo Paragone “ormai è tardi per riprendersi” perché “il Movimento è una forza europeista e filo Pd” di conseguenza “per colpa di Di Maio, non ci sono più forze politiche anti-sistema” in Italia. Rimettere insieme i cocci non sarà facile. “So che Alessandro Di Battista è l’unica speranza che ha il Movimento di risorgere. Alessandro dovrebbe ottenere la guida del partito e portarlo fuori da questa alleanza con il Pd, facendo cadere il governo” ma lui sa anche che “questa è una cosa che non si realizzerà mai, perché ci sono i gruppi parlamentari che non vogliono perdere il posto”.
 La conclusione di Paragone è un senza appello: “Il Movimento è destinato a scomparire nel Pd”.

Top Right AMP
FloorAD AMP
Exit mobile version