Bonaccini: "Salvini citofona, il vice-sindaco di Ferrara minaccia: volete finire in queste mani?"
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Bonaccini: "Salvini citofona, il vice-sindaco di Ferrara minaccia: volete finire in queste mani?"

Il presidente uscente dell'Emilia Romagna sopinge anche per il voto disgiunto: "Gli elettori 5 Stelle e della sinistra fuori alleanza non rinuncino al simbolo, ma non consegnino questa regione alla destra sovranista"

Bonaccini a Marzabotto
Bonaccini a Marzabotto
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25 Gennaio 2020 - 10.02


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Una lotta fino all’ultimo voto e la possibilità che il voto disgiunto premi il competente presidente uscente rispetto ad una avversaria impreparata che è solo la foglia di fico della demagogia di Salvini.
 “I nostri avversari hanno cantato vittoria troppo presto. L’Emilia Romagna li stupirà. Ci stupirà”. 
Lo ha detto in un’intervista a Repubblica Stefano Bonaccini che ha voluto chiudere la campagna elettorale a Marzabotto: “La Lega dice di voler liberare queste terre, ma noi liberi lo siamo già, al prezzo di quel sangue versato. Il futuro non può prescindere da quelle radici. Né oggi, né domani”.
Secondo il governatore dell’Emilia Romagna, “la destra ha bisogno di rovesciare il tavolo, per parlare d’altro. Per distogliere l’attenzione da una regione amministrata bene. Ho visto il video del vicesindaco di Ferrara (in cui minaccia i giornalisti di Piazzapulita e il Pd), e l’Emilia-Romagna non può finire in queste mani”.
La ‘citofonata’ del leader della Lega “è un episodio squallido e pericoloso – sottolinea – Salvini è stato ministro degli Interni fino a pochi mesi fa e non ha prodotto risultati, non pensi di prendere in giro gli emiliano romagnoli. A me e’ sembrato più che altro il gesto disperato di chi ha paura di perdere i riflettori”.
Le Sardine “aiutano a dar voce a tanti che vogliono mobilitarsi. Aiutano a opporsi alla narrazione mediatica di Salvini con un po’ di realtà”.
Non bisogna fidarsi “delle dirette Facebook in primo piano del “Capitano”, perché “molte piazze di Salvini, a Modena e Fidenza per esempio, erano vuote”. Il governatore non crede che le Sardine cerchino assessorati, “chiedono serietà e competenza”.
Con Mattia Santori, Bonaccini non ha parlato ma “ho raccolto l’appello delle Sardine col mio stile: non cedendo alle provocazioni della destra”. Bonaccini pensa che “non sia un voto “inutile” quello dato a un’altra lista, ma è certamente un voto perso quello per un candidato presidente diverso da noi me o Borgonzoni. Per questo mi rivolgo esplicitamente agli elettori 5 Stelle e alla sinistra fuori dalla nostra alleanza: non rinunciate al vostro simbolo, ma non consegnate questa regione alla destra sovranista”.

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