Trizzino: "M5s deve essere parte di un fronte progressista anche con Pd e Sardine"
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Trizzino: "M5s deve essere parte di un fronte progressista anche con Pd e Sardine"

Il deputato più volte critico con Di Maio spiega la sua visione: "Si tratta di avviare la fase dell'organizzazione del Movimento come forza di governo per i prossimi decenni"

Il deputato M5s Giorgio Trizzino
Il deputato M5s Giorgio Trizzino
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23 Gennaio 2020 - 16.54


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Clima da lunghi colteli tra i grillini e l’uscita di scena o passo indietro o passo di lato di Giggino Di Maio non ha stemperato il clima, visto che andremo incontro ad un regolamento di conti da qui ai prossimi mesi.
Se le parole di Di Maio sulle “pugnalate” mi riguardano? “Assolutamente no. I suoi nemici sono ben altri. Io ho sempre detto quello che pensavo e in senso costruttivo. Ho sempre parlato nell’interesse del Movimento e l’ho sempre fatto a viso scoperto”. Giorgio Trizzino, deputato del M5S, analizza con il passo indietro di Luigi Di Maio come Capo Politico, annunciato ieri al Tempio di Adriano nel giorno della presentazione dei facilitatori regionali.
“Ho chiesto che per il bene del Movimento il capo politico non avesse ruoli governativi e questo è stato accolto. Ho chiesto un congresso ed anche questo si farà. Ho chiesto una gestione collegiale ed è stata decisa con la nomina dei facilitatori. Adesso – osserva il parlamentare siciliano – si tratta di avviare la fase dell’organizzazione del Movimento come forza di governo per i prossimi decenni. Per quello che potrò e per le mie capacità sono pronto a contribuire”.
Pensa che il M5S debba costruire un’alleanza organica con il Pd? “Ho sempre espresso con chiarezza il mio pensiero su questo punto perché ritengo che l’unico campo in cui ci si possa confrontare è quello progressista dove c’è spazio per i valori del Movimento. Un’area vasta dove si collocano i partiti di centrosinistra. Tuttavia i tempi sono maturi per un cambiamento radicale che deve coinvolgere anche il Pd e gli altri partiti più piccoli (Sardine comprese)”, risponde Trizzino, che sull’ipotesi di un ritorno al ‘direttorio’ aggiunge: “Il direttorio non mi piace come termine e preferirei chiamarlo direttivo… sì certo lo ritengo molto importante in questa fase di transizione e secondo me va strutturato quanto prima per fornire supporto al reggente e a Toninelli cui è stato affidato l’incarico di preparare gli Stati Generali”.

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