Trump, il distruttore del pianeta: meno controlli ambientali per le grandi opere
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Trump, il distruttore del pianeta: meno controlli ambientali per le grandi opere

Il miliardario xenofobo vuiole depotenziare il National Environmental Policy Act (Nepa), secondo il quale i progetti devono essere approvati da uno studio sul loro impatto ambientale

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9 Gennaio 2020 - 20.20


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Un avvelenatore del pianeta. Avvelenatore delle coscienze vista la caria dei odio e intolleranza delle due parole. Un avvelenatore dell’ambiente, visto che se ne frega dell’inquinamento e l’unica cosa che sa fare è sfruttare la terra senza vincoli nel nome del business.
E anche oggi le sua parole lo confermano: “Vogliamo costruire nuove strade, ponti, tunnel, autostrade. Più grandi, meglio, più velocemente. E vogliamo farlo a un costo inferiore”. 
Così il presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, ha presentato il suo piano per allentare le regole sui controlli ambientali, in modo da facilitare la costruzione di grandi opere.
L’obiettivo “è risparmiare denaro e spingere l’occupazione” ha aggiunto.
In virtù di una legge del 1970, il National Environmental Policy Act (Nepa), tutti i progetti di grandi opere devono essere approvati da uno studio sul loro impatto ambientale da parte dell’agenzia federale competente.


Secondo il presidente Trump, la legge “può far aumentare i costi, far deragliare importanti progetti e minaccia l’occupazione”. 

Il governo non può cambiare una legge, ma può modificare le regole di applicazione: esenterà dai controlli, quindi, le grandi opere finanziate da privati.
 I cambiamenti proposti appariranno domani nel registro federale; dopo una finestra di 60 giorni per i commenti pubblici e due audizioni pubbliche, sarà presentato il testo definitivo. 

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