Salvini ormai oltre il ridicolo: al Congresso della Lega con un presepe in mano
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Salvini ormai oltre il ridicolo: al Congresso della Lega con un presepe in mano

Ha detto che è stato donato da un artista. Come possiamo definire un politico che si presenta a un congresso politico con un presepe?

Salvini con il presepe
Salvini con il presepe
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21 Dicembre 2019 - 11.15


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Non si hanno onestamente più parole: Matteo Salvini si è presentato al Congresso della Lega con un presepe in mano. Ha detto che è stato un dono di un artista e lo ha mostrato tutto orgoglioso ai giornalisti. E noi gli crediamo, perché ormai crediamo a qualunque cosa. Crediamo davvero che la gente fermi Matteo Salvini per strada per mettergli in mano presepi, rosari e madonne, crediamo davvero che il nostro paese sia diventato (o forse, è sempre stato) un enorme circo di fanatici che vanno in giro con i crocifissi e i santini nel portafoglio. 
Come definire un capo di partito che va in giro con il Presepe in mano con aggettivi non querelabili? Arduo, probabilmente impossibile, quindi lasciamo a voi lettori l’immaginazione. Ci permettiamo di dire una cosa: ci meriteremmo di meglio. Meriteremmo uomini e donne che parlino e affrontino problemi reali, e che non si occupino del Natale e della presunta minaccia al presepe. Meriteremmo che questa ridicola e nauseante pantomima pseudo-religiosa che il carrozzone della Lega ha messo su per il Santo Natale fosse ad appannaggio della Chiesa e non della politica. Meriteremmo che il Papa che divulga i valori cristiani della carità, della solidarietà e dell’accoglienza non venisse insultato dai sedicenti cristiani leghisti per i quali la religione è solo fatta di simboli e non di sostanza. 
Perché i simboli rappresentano il potere e senza i simboli la Lega non è nulla. La destra lo sa bene, sin da quando Berlusconi si definiva unto dal Signore. Sfruttare la creduloneria pagana che gli italiani riservano solo ai temi religiosi è un’arma sempre vincente. Si fa leva non tanto sui valori cristiani, perché questo paese ha dimenticato cosa è la vera cristianità, come ha detto Papa Francesco. No, il presepe in mano a Salvini rappresenta il vecchio che non vuole morire, le tradizioni chiuse e bigotte, la società che vuole rimpinzarsi la sera di Natale mentre i poveri muoiono di fame al freddo, senza che a nessuno importi un accidente. Perché questo vuole l’Italia: vuole fregarsene. Vuole che i migranti muoiano lontano, che le guerre e le bombe distruggano altri paesi, che l’Europa si faccia i fatti propri, che tutti stiano alla larga dal nostro orticello. 
Il presepe in mano a Salvini rappresenta tutto questo. Da simbolo di gioia e di umanità, è divenuto il simbolo delle barriere, della chiusura, del bigottismo fanatico. Gli unici ad aver per sempre rovinato il Natale sono proprio coloro che dicono di volerlo difendere. 

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