Zingaretti: "Se vivi in un Paese libero, lo devi ai partigiani che cantavano Bella Ciao"
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Zingaretti: "Se vivi in un Paese libero, lo devi ai partigiani che cantavano Bella Ciao"

Lo scrive su twitter Nicola Zingaretti, segretario Pd. Salvini, su twitter ieri aveva scritto insieme alla Meloni il suo commentino populista sul video di Gentiloni.

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5 Dicembre 2019 - 09.00


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“Caro Salvini, se vivi in un Paese democratico è anche perché ci sono stati tante e tanti che hanno perso la vita cantando ‘Bella Ciao’ per la nostra libertà. Non offendere una storia italiana che è di tutti”. Lo scrive su twitter Nicola Zingaretti, segretario Pd.
Salvini, su twitter ieri aveva scritto insieme alla Meloni il suo commentino populista sul video di Gentiloni (“Ah beh, allora siamo a posto…! Complimenti a Pd e 5 Stelle per la scelta di Gentiloni come rappresentante dell’Italia in Europa, al prossimo giro canteranno anche Bandiera Rossa, poi Sanremo e tournèe internazionale!” scrive il simpaticone) non solo è ignorante per associare Bella Ciao a Bandiera Rossa, ma sta anche dichiarando di essere dalla parte della dittatura. 
Come chiunque abbia aperto un libro di storia in vita sua sa, il contrario di fascismo non è comunismo, ma democrazia. Bella Ciao con il comunismo non ha nulla a che fare. È il canto dei partigiani che liberavano l’Italia dalla dittatura inumana del nazifascismo, da Hitler, da Mussolini. Essere contro Bella Ciao, di fatto, significa stare dalla parte dei nazifascisti. C’è poco da discutere. 
Che a questa gente che si fa chiamare ‘sovranista’ piaccia o meno, l’Europa è stata costruita su un principio inviolabile: che gli orrori del nazi-fascismo, che la privazione della libertà delle persone, che la discrminiazione razziale e religiosa, che i muri a dividere i popoli, che tutte queste atrocità non si sarebbero mai più ripetute. Bella Ciao rappresenta tutto questo. E cantarla nelle sedi dell’Unione Europea è sacrosanto. 

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