Fratoianni: il silenzio della destra davanti alla Segre una ferita alla cultura democratica

Il parlamentare di Sinistra italiana-Leu commenta l'astensione di Lega, Forza Italia e Fdi: "Sono rimasti seduti di fronte a un pezzo della Storia del secolo scorso, che il male ha attraversato e vissuto"

Nicola Fratoianni
Nicola Fratoianni
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31 Ottobre 2019 - 17.29


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Troppe ambiguità e troppe ipocrisie: “La banalità del male. Si potrebbe commentare così, con il titolo dell’opera di Hannah Arendt, l’indegna reazione della destra al Senato, che si è astenuta sulla Commissione proposta da Liliana Segre sui fenomeni di razzismo e antisemitismo”.
Lo ha detto Nicola Fratoianni di Sinistra italiana-Leu.
“Sono rimasti seduti quei senatori, di fronte alla senatrice Segre. Sono rimasti seduti – prosegue – di fronte a un pezzo della Storia del secolo scorso, che il male ha attraversato e vissuto, uscendone viva, come viva è uscita dai cancelli di quei campi di concentramento che oggi un pezzo di società ha dimenticato o addirittura nega”.
“Seduti e in silenzio quei senatori, come buona parte dell’Europa negli anni in cui la tragedia si consumava, nell’indifferenza di molti. Questa immagine è una vergogna, una ferita alla cultura democratica del nostro Paese”, conclude Fratoianni.

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