In suo discorso dedicato alla scienza, il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha citato l’attivista curda Hevrin Khalaf, uccisa in un agguato in Siria, insieme ai corpi abbracciati della madre e del figlio ritrovati in fondo al mare a poche miglia di distanza da Lampedusa: “La vocazione originaria della scienza, quale strumento di affrancamento dalle schiavitù e dai bisogni dell’essere umano, deve essere affermata con forza”, ha spiegato il capo dello Stato a Bergamo. “Perché, diversamente, il senso del nostro progredire rischia di perdersi negli sguardi dei bambini vittime inconsapevoli di conflitti, violenze, sfruttamento, di fronte ai corpi stretti in un ultimo abbraccio di madre e figlio sepolti nel Mediterraneo, di fronte alla morte dell’attivista curda Hevrin Khalaf, di fronte ai malati ai quali è negato l’accesso alle cure in molte parti del nostro mondo, sempre più raccolto, sempre più concretamente comune”, ha concluso.
Mattarella ricorda l'attivista curda Hevrin e la madre e il figlio morti nel Mediterraneo
In un discorso a Bergamo, il Presidente ha detto: "il senso del nostro progredire rischia di perdersi negli sguardi dei bambini vittime inconsapevoli di conflitti"
24 Ottobre 2019 - 17.59
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