Piazze della destra: frasi di Gesù vietate e simboli del fascismo graditi

Dai saluti romani alla mezza adunata contro il governo alle bandiere della repubblica di Salò a piazza San Giovanni. E nessuno va in galera...

Fascisti alla manifestazione della destra
Fascisti alla manifestazione della destra
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globalist Modifica articolo

20 Ottobre 2019 - 08.55


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La piazza dell’orgoglio italiano si può riassumere in poche idee guida: razzismo e criminalizzazione dei migranti, autoritarismo e mano libera ai poliziotti per ammanettare, manganellare e colpire i poveracci e i dissidenti. Garantismo e protezione verso i ricchi chi evade le tasse e lotta a tutti i metodi che possano davvero consentire di combattere il nero, le frodi e i trucchi, a cominciare dalla tracciabilità del contante.


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Poi un po’ di Far West con la scusa della legittima difesa, dio, patria e famiglia in una concezione reazionaria, i crocifissi usati come randelli per l’esclusione e non l’inclusione.
E tante altri pensieri di una destra profondamente illiberale che ricorda per certi versi l’autoritarismo di Putin e per altri (religione a parte) i pieni poteri di Erdogan che qualcuno invocava.
Il tutto con la gradita presenza di gruppetti di fascisti e di bandiere della repubblica di Salò che, si potrebbe obiettare, sarebbero fuorilegge. (Dove era la polizia?)
Ma in quelle piazza intrise di falso cristianesimo è vietato portare cartelli con le parole di Gesù (ricordate Ama il tuo prossimo?) e qualsiasi elemento che possa far pansare all’arcobaleno. Ma i simboli del fascismo e di Mussolini sono graditi.

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