La Lega diserta la consegna delle Chiavi di Firenze a David Sassoli

Dopo aver mancato anche la consegna delle chiavi a Richard Gere, anche David Sassoli viene disdegnato dalla Lega, che va a Roma da Salvini

David Sassoli
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18 Ottobre 2019 - 14.32


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Senza nessun tipo di rispetto delle istituzioni, volgari, fracassoni e privi di senso civico. I leghisti sono tutto questo, e lo dimostrano coi fatti: non saranno presenti alla consegna delle chiavi della città di Firenze al presidente del Parlamento Europeo David Sassoli, che avverrà domani alla presenza del Consiglio Comunale riunito in assemblea straordinaria. 
“La nostra assenza” dice la Lega per spiegare questa assurda assenza, “vuole sottolineare la nostra avversità a questa impostazione di Europa di cui Sassoli ne è l’emanazione diretta: quella dei burocrati, degli accordi contro l’Italia e dell’immigrazione clandestina. È forte la crisi identitaria europea, unita malamente nella moneta, ma non nei valori”. 
Per i consiglieri “è difficile che Giorgio La Pira” a cui domani è dedicata la mattinata a Palazzo Vecchio, “potesse riconoscersi in questa Europa. Lui tanto convinto delle radici cristiane da chiedere che nel preambolo della Costituzione Italiana vi fosse un richiamo a Dio. Tanto rispettoso dei valori di solidarietà da battersi profondamente per i diritti sociali riconosciuti nella Costituzione. È lampante la strumentalizzazione che il Pd ne fa della sua memoria, richiamata a piacimento”.
A Sassoli “preferiamo Salvini a Roma, per mandare a casa il governo delle poltrone e smetterla di essere sudditi di Bruxelles: in Europa si devono difendere gli interessi dell’Italia, piaccia o meno alla Merkel e Macron. Ma questo non sembra essere nelle prerogative di Sassoli”, concludono.

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