Di Maio: "Ero il più scettico per un governo con il Pd, poi Grillo e la Rousseau..."
Top

Di Maio: "Ero il più scettico per un governo con il Pd, poi Grillo e la Rousseau..."

Il sempre più delegittimato capo politico M5s parla dell'estate e del nuovo governo. Dimentica di dire che se dipendesee (sul serio) da iscritti e gruppi parlamentari nn sarebbe più alla guida

Grillo e Di Maio
Grillo e Di Maio
Preroll

globalist Modifica articolo

20 Settembre 2019 - 08.54


ATF

Lui con Salvini si trovava bene. In fin dai conti sono tutti e due di destra, mezzo opportunisti e con una visione minima dello Stato basata più sulla convenienza e su pochi slogan primitivi che su una visione complessiva.
Poi Giggino è stato tradito dall’uomo a cui aveva fatto il cameriere per mesi e anche Beppe Grillo si è ricordato dei tempi nei quali M5s parlava di Sandro Pertini e San Francesco…
Ora Giggino da Avellino sputa il rospo e si rammarica che due geni come Toninelli e Barbara Lezzi non siano più al governo:.
E ha detto: “Insieme, abbiamo gestito la nascita del governo con il Pd, ascoltando tutti. Non è una novità che io fossi quello più scettico. Ma questa ipotesi di governo ha ricevuto il record di sempre di voti sulla piattaforma Rosseau, ha anche il pieno sostegno di Beppe Grillo che – come ricorderete – ci ha riunito ad Agosto per condividere questo percorso insieme a tante persone che sono pilastri del MoVimento e che hanno dato il loro sostegno in diverse occasioni, e ha ricevuto l’ok del 99% del gruppo parlamentare. E’ stato difficile cambiare coalizione di governo in una estate, lo ammetto. E’ stata durissima non vedere riconfermati alcuni dei nostri Ministri, è stato difficilissimo creare un programma in pochi giorni, per me non è stato semplice per nulla ed è per questo che alzavo la voce sui 20 punti del Programma. Punti che parlavano di ambiente, di giustizia sociale, di economia sostenibile”.

Leggi anche:  Bari, Baruffi (Pd): "Sciogliere il consiglio comunale è un atto politico legato a logiche di parte"

Il taglio dei parlamentari

“Ora siamo qui e abbiamo realizzato un’altra impresa. E abbiamo dimostrato davvero di essere postideologici: abbiamo accettato di lavorare con forze politiche di destra o di sinistra. Facendo un nuovo Governo Conte, con una forza politica diversa. Qualcuno dice che l’abbiamo fatto per le poltrone. Io dico che l’abbiamo fatto perché altrimenti l’Italia avrebbe avuto un governo che per prima cosa avrebbe cancellato la legge anticorruzione e rimesso la prescrizione e, magari, fatto eleggere Berlusconi presidente della Repubblica. Qualcun altro dice: ‘non vi fidate del Pd’, ‘attenti’, ‘non fatevi fregare’. Io dico a tutti: la fiducia si dimostra! E in questo caso alla prova dei voti in Parlamento”. Lo scrive Luigi Di Maio sul Blog delle stelle.
“E la prima prova di questo governo -sottolinea- è il taglio dei parlamentari. Va fatto nelle prime due settimane di ottobre. Perché qualsiasi cosa accada, alla fine voglio poter dire a tutti che siamo riusciti in una riforma che gli italiani aspettavano da decenni. E poi la vera prova del nove per noi e per questo governo sarà la legge di bilancio di dicembre. Il minimo sindacale è evitare l’aumento dell’Iva. Si rischiava che ogni famiglia pagasse circa 540 euro in più l’anno prossimo. E poi c’è tanto da fare nella stessa legge: dobbiamo dare ai lavoratori un salario minimo e abbassare le tasse. Altrimenti che cavolo ci stiamo a fare al governo? “.

Native

Articoli correlati