Zingaretti si prepara al dialogo con M5s mentre il Pd fermenta ancora
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Zingaretti si prepara al dialogo con M5s mentre il Pd fermenta ancora

Intanto Orfini ricorda di essere "contrario al taglio dei parlamentari come l'hanno proposto loro".

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23 Agosto 2019 - 08.15


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Il segretario del Pd Nicola Zingaretti è intanto arrivato intorno alle 8,40 nella sede del partito dove stanno giungendo gli altri dirigenti Dem, tra cui il presidente Paolo Gentiloni, la vicepresidente Anna Ascani, il vicesegretario Andrea Orlando e il tesoriere Luigi Zanda. Da parte loro nessun commento sull’incontro dei capigruppo di M5s e Pd.
“L’esperimento gialloverde lascia l’economia in recessione e l’Italia in un isolamento internazionale senza precedenti. Perciò il tema è cosa è utile al Paese. Noi abbiamo detto no a manovre di palazzo per evitare il voto. Un nuovo governo ha senso soltanto se si svolta sui capitoli indicati dalla nostra direzione”, afferma invece il membro della direzione dem Gianni Cuperlo in un’intervista a La Stampa
L’auspicio del sindaco di Milano è che nasca il governo Pd – Cinquestelle
e che “non si vada a votare. Ma bisogna che duri almeno tre anni, questa alleanza”. Lo dice Beppe Sala in un’intervista a La Repubblica, ricordando anche di essere tra quelli “che ha detto in tempi non sospetti che con i 5S bisognava parlarci. Ma oggi vedo anche serie possibilita’ di andare a votare. L’ accordo non e’ facile…”. Se fosse “una questione di nomi, saremmo proprio un povero Paese, e purtroppo un po’ lo siamo – aggiunge -. Vedo invece pochissimo tempo per elaborare un accordo vero, che non sia un contrattino”. Fa qualche esempio: “O ci illudiamo si possa mettere una flat tax al 15 %, oppure se si vuol fare una seria riforma fiscale, serve tempo. Oggi il 75% delle tasse viene pagato dalla classe media, poi c’e’ un’evasione incredibile, e grandi corporate che non pagano tasse, o trasferiscono utili da un Paese all’altro”. Inoltre “si dice che il Paese non abbia risorse, ma il Mef ci ricorda che ci sono 62 miliardi di immobili non utilizzati. Possibile non si possano vendere?”. Per il sindaco “se si deve governare solo un anno, meglio il voto”. Commentando l’ipotesi che sia fra i candidati premier, Sala spiega: “Lo dico senza arroganza: se c’e’ una cosa che funziona in Italia, e’ Milano. E ha ancora bisogno di me. Non mi tiro indietro in termini di idee, contributi, di stimoli. Ma mi vedo a completare il mio mandato, e mancano ancora venti mesi”. Per il sindaco di Milano, il testacoda potrebbe essere legato anche a alla mancata riforma dell’autonomia, che “aveva due difetti. Non era chiara. E c’erano assunti discutibili, per esempio sull’istruzione. Per me, le regole su cui formiamo i nostri figli devono essere nazionali e non regionali”. Come aveva denunciato il M5s, sottolineando un rischio della riforma, “neanche io vorrei una secessione”.
Orfini: dsponibili a un confronto. “Io sto a quanto abbiamo detto in direzione, noi siamo disponibili a un confronto e oggi un confronto si apre. È chiaro che è un lavoro complicato, M5S non è una costola della sinistra, è una forza politica alternativa”. Lo dice Matteo Orfini (Pd) a ‘La Stampa’, che definisce “non un buono spettacolo” quello del Pd che offre “esegesi oroginali” su quanto detto al Quirinale.
“Salvini -sottolinea- vuole andare a elezioni per ragioni personali, scappare dalla necessità di chiarire la vicenda russa, e di partito, incassare il consenso che gli danno i sondaggi. Di fronte a questa forzatura istituzionale autoritaria gravissima si può tentare di costruire una maggioranza anche tra forze alternative come sono Pd e M5s. Non è scontato ci si riesca, anzi è molto complicato. Ma si può tentare”.
Orfini ricorda di essere “contrario al taglio dei parlamentari come l’hanno proposto loro. Noi, nella nostra riforma bocciata dal referendum, tagliavamo i parlamentari nell’ambito di una riforma complessiva. Nello schema M5S si strozza la rappresentanza e si dà un potere estremo a una minoranza che vince. Il taglio deve essere accompagnato da una riforma elettorale, che per me deve essere di impianto proporzionale, in modo da garantire un equilibrio. Io penso che M5S possa convergere su un taglio dei parlamentari accompagnato da una legge proporzionale”.

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