Di Maio: "L'intesa con il Pd deve partire dal taglio dei parlamentari"
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Di Maio: "L'intesa con il Pd deve partire dal taglio dei parlamentari"

Alla domanda se si riuscirà a definire il quadro di un eventuale patto di governo entro martedì - come chiesto dal Capo dello Stato - Di Maio risponde che "l'obiettivo è dare solidità alla legislatura".

Di Maio alle consultazioni
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23 Agosto 2019 - 08.04


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“Tagliamo i parlamentari altrimenti il dialogo è difficile” con il Partito democratico. Lo afferma Luigi Di Maio, capo politico del M5S, in un’intervista al Corriere della Sera riferendosi alle prove di dialogo con i democratici per un nuovo esecutivo. “Voglio dare solidità alla legislatura – dice il leader M5S – l’intesa con il Pd parte dai dieci punti. E il nostro primo è il taglio dei parlamentari che si deve fare subito: se c’è volontà, si fa adesso”.
Alla domanda se si riuscirà a definire il quadro di un eventuale patto di governo entro martedì – come chiesto dal Capo dello Stato – Di Maio risponde che “l’obiettivo è dare solidità alla legislatura. Serve soprattutto ai cittadini, alla loro buste paga, serve a evitare che aumentino le tasse. E’ opportuno che si segua la strada tracciata dal presidente della Repubblica per dare certezze al Paese”. Sulle interlocuzioni avviate dal Movimento per uscire dallo stallo, Di Maio si limita a dire che “il M5S parla di temi, come il taglio dei parlamentari, che è il nostro primo punto e una riforma storica. Manca un solo voto. Si deve fare”.
L’assemblea ha dato mandato a trattare con il Pd ma il leader grillino spiega che “il confronto è aperto con chi vuole affrontare i nostri temi. Ieri è stata una giornata molto confusa sul taglio dei parlamentari. L’assemblea ha dato mandato per fare chiarezza. Il taglio si fa subito, non si rinvia, non ha senso. In politica per anni abbiamo sentito dire lo faremo, lo faremo. E ora di fare adesso, non domani. Se c’è volontà si fa adesso, è già calendarizzato”. Alla domanda se andrà avanti la legislatura, Di Maio risponde che “dipende dagli altri. Sappiate che l’alternativa è correre il rischio che aumenti l’Iva per milioni di famiglie e che migliaia di lavoratori si ritrovino senza un’occupazione. Noi non scappiamo dalle nostre responsabilità e il M55 c’è, con delle proposte serie, concrete. Ma ripeto: si parte dal taglio dei parlamentari e da un altro principio che ci vuole rispetto per il presidente del Consiglio Conte. Rispetto. Per quello che ha fatto. E’ riuscito a dare un nuovo volto al Paese rimettendolo al centro della comunità internazionale”.
Al leader della Lega Matteo Salvini che ha lanciato segnali di apertura ai grillini, Di Maio replica che “abbiamo bisogno di dare certezze agli italiani, non di dirgli un giorno una cosa e un giorno l’altra”. Per trovare un’intesa con i dem “i nostri capigruppo si vedranno per parlare, anzitutto, del primo dei 10 punti: il taglio dei parlamentari. Da li’ si capisce se c’è davvero la volontà di cambiare le cose”. Quindi con la Lega è finita? “Salvini l’8 agosto ha detto di voler tornare al voto perché non voleva più governare con il M5S” ma “tutto ciò che è nel contratto da parte M55 ha un valore assoluto, perché risponde alle richieste dei cittadini. Ovviamente c’è una crisi in corso e in questo occorre operare per salvaguardare il Paese e gli italiani”.
“Non me ne importa nulla della poltrona. Non penso a questo, penso come ogni eletto e attivista M55 a tagliare 345 parlamentari, a mettere in campo una serie di misure per l’ambiente, a evitare l’aumento dell’Iva, a tagliare il cuneo fiscale alle imprese, ad alzare gli stipendi degli italiani e ad aiutare famiglie e chi soffre di disabilità”, conclude Di Maio che non partecipa ai totonomi per Palazzo Chigi.

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