Il Tar revoca il divieto di ingresso: Open Arms si dirige verso Lampedusa
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Il Tar revoca il divieto di ingresso: Open Arms si dirige verso Lampedusa

L'organizzazione rivela che il Tribunale amministrativo ha ravvisato nel divieto la violazione delle normative internazioni oltre la gravità della situazione

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14 Agosto 2019 - 14.59


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Un ottimo segnale mentre Capitan Nutella tra pochi giorni farà le valigie e – si spera- in Italia non ci sarà più un governo razzista.
Il Tar del Lazio ha disposto la sospensione del divieto d’ingresso nelle acque territoriali italiane della Open Arms.
E’ quanto sostiene la stessa Ong sottolineando che sulla base della decisione dei giudici “ci dirigiamo verso il porto sicuro più vicino in modo che i diritti delle 147 persone, da 13 giorni sul ponte della nostra nave, vengano garantiti”.
Il Tar, dice ancora la Ong spagnola, avrebbe disposto la sospensione del divieto non solo per la violazione delle normative internazioni ma anche evidenziando una “situazione di eccezionale gravità ed urgenza” dovuta alla permanenza da diversi giorni in mare dei 147 naufraghi a bordo.

“Siamo lieti di constatare come, ancora una volta, dopo il Tribunale per i Minori, anche il Tar abbia ritenuto di dover intervenire per tutelare la vita e la dignita’ delle persone – sottolinea Open Arms – e abbia riconosciuto le ragioni della nostra azione in mare, ribadendo la non violabilita’ delle Convenzioni internazionali e del diritto del mare”.
Salvini aveva detto no a Conte
Il premier Giuseppe Conte mi ha scritto per lo sbarco di alcune centinaia di migranti a bordo di una nave di una ong che però è straniera e in acque straniere. Gli risponderò garbatamente ma non capisco perché debbano sbarcare in Italia”.
Lo ha affermato Matteo Salvini. In mattinata il vicepremier ha incontrato Conte in occasione della commemorazione delle 43 vittime del crollo del ponte Morandi. “Ci siamo salutati”, ha detto il leader della Lega.

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