Salvini ringrazia la Madonna: non è folklore ma un attacco a Papa Francesco
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Salvini ringrazia la Madonna: non è folklore ma un attacco a Papa Francesco

I riferimenti della Beata Vergine per festeggiare una legge disumana che nega i valori cristiani sono stati una scelta 'bannoniana' e una risposta livorosa al presidente della Cei Bassetti

Salvini con la statuetta della Madonna
Salvini con la statuetta della Madonna
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6 Agosto 2019 - 08.46


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“Ringrazio Voi, gli Italiani e la Beata Vergine Maria”.
Visto che si tratta di una legge duramente criticata dalla Chiesa, dettata dall’egoismo e permeata di disvalori (non valori) cristiani ai più è sembrata una sortita fuori luogo.
Ma subito dopo sui social del capo leghista è apparsa un’altra immagina mariana con la scritta: “5 agosto è il giorno in cui è nata Maria Santissima, auguri mamma proteggimi”. Con successiva spiegazione: “Chi è stato a Medjugorje lo sa, oggi è 5 agosto, il compleanno della Vergine Maria e mi fa piacere che oggi faccia un bel regalo all’Italia”.
La natività di Maria si celebra l’8 settembre, a dire il vero. Come è vero che il Vaticano non ha una grande considerazione di Medjugorje essendo Papa Francesco a dir poco dubbioso sul miracolo, tanto da aver detto di non credere a una Madonna postina.
Ma stavolta la sceneggiata pseudo-religiosa di Salvini non è stata solo un’espressione di un folklore social.
Ma è stata la scientifica provocazione contro la Chiesa di Papa Francesco e contro l’attuale presidenza della Conferenza episcopale italiana, in particolare al presidente monsignor Bassetti.
In altri termini una bravata social che da un lato dimostra la tendenza arroganza e da bimbominkia di un ragazzotto diventato adulto a forza di cambiare posizioni come una banderuola (da No tav a sì tav, da indipendentista padano a nazionalista italiano, da contestatore delle leggi a tolleranza zero verso la disobbedienza civile, da sostenitore dell’indipendenza della Catalogna a sostenitore di Vox, estrema destra spagnola ultra.nazionalista e nemica giurata degli indipendentisti catalani) ma dall’altro parte integrante di quel disegno ‘bannoniano’ attraverso il quale la chiesa più oscurantista si dovrebbe ribellare a Papa Francesco, trattato quasi fosse un eretico.
La Chiesa ha che come punto di riferimento il cardinale Burke in America, un manipolo di porporati reazionari e circoli della destra ultra-tradizionalista che dicono il cattolicesimo come esclusione dell’altro.
L’offensiva sovranista passa anche per la negazione del Vangelo e la sua sostituzione con una falsa lettura del Vangelo, come se la parola di Cristo legittimasse il razzismo, l’egoismo e l’emarginazione degli ultimi e dei poveri.
Non a caso proprio nei giorni scorsi il cardinale Gualtiero Bassetti, presidente della Cei, era intervenuto due volte per contestare la deriva falso-cristiana che aveva detto: “I cattolici non devono mettersi in fila dietro i pifferai magici di turno e i simboli religiosi valgono solo nel contesto di una fede vissuta, altrimenti sono una sterile ostentazione”.
La frase intera era stata: “da un lato, si è accelerato, in nome della ‘qualità della vita’ e dei ‘diritti individuali’, il distacco dell’uomo da una visione cristiana dell’etica. Dall’altro lato, si è andata affermando, in nome del ‘nemico esterno’, islamico o migrante, una cultura identitaria escludente, nella logica dell’amico/nemico. In entrambi i casi c’è una negazione della Caritas, dell’Humanitas, della pietas e dell’universalismo cattolico. Oggi più che mai, i cattolici devono avere ‘fede retta e speranza certa’ come diceva san Francesco, senza mettersi in fila dietro i pifferai magici di turno. I falsi profeti ci sono sempre stati e sempre ci saranno. Questa è la condizione e la sfida del cristiano di ogni tempo. I simboli religiosi valgono solo nel contesto di una fede vissuta, altrimenti sono una sterile ostentazione”.
La risposta non si è fatta attendere. Arrogante e sfrontata. Con buona pace dei cristiani che sopportano e non si ribellano come dovrebbero.

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