Zingaretti: "la Sicurezza bis è l'ultimo imbroglio di Salvini"
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Zingaretti: "la Sicurezza bis è l'ultimo imbroglio di Salvini"

Intervistato da Maria Latella, Nicola Zingaretti: "Stiamo parlando di salvare la vita di un essere umano per 5 mila euro. Penso che l’istinto umano debba portarci a salvarlo".

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11 Maggio 2019 - 14.23


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Puntuale dopo ogni dichiarazione di Salvini, arriva la risposta del segretario del pd Nicola Zingaretti, che intervistato da Maria Latella su SkyTg24 inizia criticando il cosiddetto ‘decreto Sicurezza bis’: “Stiamo parlando di salvare la vita di un essere umano per 5 mila euro. Penso che l’istinto umano debba portarci a salvarlo. Ma non accetto che questo decreto si chiami Sicurezza, qui c’è un imbroglio anche nei nomi che si usano: assumessero più personale nelle forze dell’ordine, aprissero i commissariati nelle zone difficile, si impegnassero con più nettezza contro la criminalità organizzata. Questa è l’ultima pagliacciata dei dispetti Lega-M5S, mentre il paese soffre”.
“Siamo alla vigilia di un appuntamento fondamentale” continua Zingaretti, “o si torna indietro e si distrugge l’Europa, oppure si prova a rilanciare l’unico progetto che può rilanciare questo paese”. Dopo il voto potrebbe esserci una crisi di Governo, “perché il contratto del governo Lega-M5S è fallito” e perché “i conti dello Stato sono saltati”. A quel punto “dovrebbe toccare agli italiani dire a chi affidare queste responsabilità. Un governo tecnico in caso di crisi di governo sarebbe una ulteriore perdita di tempo. E chi ha sbagliato si prenda le responsabilità”.
Riguardo la proposta del socialista francese Melenchon, riportata su Repubblica, di eliminare il debito pubblico di ogni paese europeo perché impossibile da colmare, Zingaretti ribatte: “Proponiamo che nelle famiglie che guadagnano meno di 30 mila euro l’anno, dall’asilo nido all’università non si spenda nulla. Non solo libri e tasse, ma anche trasporti. Per un vero diritto allo studio. Costa 3-4 miliardi, non costa molto. Vanno azzerati i costi per ragazzi e ragazze che non hanno nessuna colpa”.
Infine, il caso cannabis: Critico la guerra di Salvini contro gli shop della cannabis, la lotta allo spaccio va fatta per le strade con la repressione del traffico”.

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