Zingaretti: "Fino a quando sarò segretario nessun dialogo con M5s"

Il segretario del Pd chiudel la porta: "non lo vogliono loro e in caso di crisi di governo l'unica risposta sarebbe il voto"

Zingaretti
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6 Maggio 2019 - 15.36


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Camerieri di Salvini che ha sdoganato razzismo e fascismo, complici sul caso Diciotti e su tutte le misure disumane e liberticide del governo.
Oltre a essere poco credibili politicamente avendo cambiato idea su tutto e su tutti nel corso degli ultimi anni.
“Dialogo del Partito democratico con il Movimento 5 Stelle? Non finché ci sarò io come segretario”.

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Lo ha affermato il leader del Pd Nicola Zingaretti, spiegando le due ragioni che stanno alla base della sua scelta: “Innanzitutto perché non lo vogliono loro e poi perché se ci fosse una crisi di governo dovrebbero pronunciarsi gli italiani”.
Nicola Zingaretti non si dice favorevole all’introduzione di una tassa patrimoniale, quello che serve è “più giustizia fiscale”.
 Il leader Pd lo ha detto parlando a `Quarta Repubblica’, quando gli è stato chiesto un parere sulla patrimoniale, magari sotto forma di tassa sulla prima casa. “No, il tema vero è mettere più giustizia fiscale, far pagare di più chi ha tanto. Quindi l’esatto opposto della `Flat tax'”.
Nicola Zingaretti non abolirebbe il reddito di cittadinanza. Il leader Pd lo ha detto durante la registrazione di `Quarta Repubblica’ su Rete 4. “No (non lo abolirei, ndr), ma farei anche delle politiche per il lavoro. Io non credo – ha sottolineato – che ogni governo debba abolire le misure dei governi precedenti. Il reddito di cittadinanza può anche essere corretto, ma quello che manca sono le politiche per il lavoro”.

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