Per il Partito democratico evitare il flop alle primarie è diventato indispensabile
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Per il Partito democratico evitare il flop alle primarie è diventato indispensabile

Dal punto di vista organizzativo, al Nazareno si sta facendo di tutto per favorire l'affluenza ai gazebo. La sfida è aperta tra Nicola Zingaretti, Maurizio Martina e Roberto Giachetti.

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25 Febbraio 2019 - 08.44


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L’obiettivo dichiarato del Pd, è quello di “favorire il più possibile la partecipazione alle primarie”.
Nella Commissione congresso, è stato deciso all’ultimo di ‘allargare’ i cordoni della borsa e aumentare il budget per la campagna pubblicitaria delle primarie. Evitare il ‘flop’ è indispensabile quindi, l’importanza del dato dell’affluenza ai gazebo di domenica prossima non sfugge più a nessuno.
Nessuno fissa asticelle, ma da parte di tutti c’è la consapevolezza che i numeri delle precedenti primarie sono irraggiungibili: 3,5 mln nel 2007, 3,1 nel 2009, 2,8 nel 2013, 1,8 nel 2017. Il trend in calo verrà di certo rispettato. Ma di quanto? “Se c’è un milione di persone a votare sarà un bel numero, potente”, spiega il capogruppo alla Camera Graziano Delrio. Comunque andrà a finire per il ‘rush finale’ dell’ultima settimana precedente al voto, il Pd cercherà di sparare tutte le cartucce a disposizione.
Prima di tutto, appunto, spendendo di più. L’obiettivo è quello di arrivare ad un budget di 100mila euro, che significa circa il doppio di quanto speso sino ad ora (e solo sul web). La Commissione ha chiesto al presidente uscente Matteo Orfini di “impegnare l’Amministrazione del Pd” a trovare i soldi “nei limiti delle proprie possibilità”. Con una ‘mission’ precisa: rafforzare la “comunicazione sui social media”.
I candidati faranno la loro parte. Prima di tutto con il confronto in Tv della prossima settimana. Anche in questo caso la Commissione congresso è stata chiara: il confronto “è ritenuto importante” anche “per l’apporto che darà alla partecipazione alle primarie”. A ospitare Nicola Zingaretti, Maurizio Martina e Roberto Giachetti sarà Sky in prima serata e, salvo novità, si applicherà lo stesso ‘format’ dei confronti precedenti con le stesse regole. A condurre dovrebbe essere Fabio Vitale, che ha già condotto gli ultimi confronti Sky.
I tre aspiranti segretari, poi, daranno una decisa accelerata con l’ultima serie di iniziative sul territorio e, soprattutto, con ospitate in Tv. Zingaretti, per esempio, sarà a ‘Otto e mezzo’ e ‘Porta a Porta’. Ma anche, il 28, ad un evento con Paolo Gentiloni al tempio di Adriano a Roma e poi con Fabrizio Barca ad una iniziativa sull’Europa. Martina sarà lunedì a TgCom, martedì in uno tra ‘Carta Bianca’ e ‘Di martedì’ e poi a ‘Omnibus’, mentre venerdì è in agenda un evento a Ventotene sull’Europa. Giachetti, tra le altre cose, continua a puntare sul web e poi il 2 marzo giocherà la carta di una iniziativa in comune con Carlo Calenda a Roma.
Dal punto di vista organizzativo, poi, al Nazareno si sta facendo di tutto per favorire l’affluenza ai gazebo. La Commissione ha approvato una delibera ‘ad hoc’ per “raccogliere l’espressione di voto negli ospedali, nelle case di cura e di riposo, in comunità terapeutiche di recupero” e per assicurare il “voto domiciliare”. Bisognerà fare richiesta entro il 1 marzo alle 12.
Già definita la possibilità di voto data ai giovani dai 16 ai 18 anni non compiuti, così come ai cittadini comunitari non italiani e extracomunitari e agli studenti, lavoratori ed elettori fuori sede. Per tutti il termine per registrarsi al sito Pd scade lunedì alle 12. Per tutte le iniziative c’è l’invito ad usare il logo ufficiale delle primarie, che tra l’altro contiene i profili di un uomo e una donna che replicano anche cromaticamente il simbolo dem, lo slogan (‘la parola alla democrazia’) e l’hashatg (#primariePd), tutti approvati dal Nazareno.
Il contributo per votare è di 2 euro, con una piccola eccezione: “In considerazione delle particolari condizioni socio-economiche” gli elettori “degli Stati ricompresi nel Sudamerica” potranno versare “una quota inferiore al corrispettivo, in moneta locale, di 2 euro”.
I seggi dovrebbero essere circa 7mila, in tutta Italia. Si vota dalle 8 alle 20. Gli elettori si dovranno presentare al proprio seggio con un documento di identità e con la tessera elettorale. L’Assemblea nazionale, con la sua nuova composizione che sarà composta in modo proporzionale secondo le percentuali ottenute dai tre candidati ai gazebo, è già stata convocata per il 17 marzo all’hotel Ergife.

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