Kevin Masocco, dall'invito allo stupro a "Boldrini vacca": il prototipo del salviniano rampante
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Kevin Masocco, dall'invito allo stupro a "Boldrini vacca": il prototipo del salviniano rampante

Il problema sta proprio nello sdoganamento di comportamenti pericolosi soprattutto se compiuti da chi gestisce il potere. E la Lega cosa fa? Si tiene in casa questi personaggi impbarazzanti. 

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19 Febbraio 2019 - 09.16


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Ora si dimette ma il ragazzo non è il solo che in questa destra maschilista e volgare attacca le donne, gli omosessuali e gli immigrati. Il problema sta proprio nello sdoganamento di comportamenti pericolosi soprattutto se compiuti da chi gestisce il potere. E la Lega cosa fa? Si tiene in casa questi personaggi imbarazzanti. 
Non era infatti la prima volta che il consiglio comunale in quota leghista di Bolzano si trovava al centro di una polemica: dopo la settimana scorsa, quando i verdi hanno presentato una denuncia contro il deputato Filippo Maturi per non aver censurato gli insulti comparsi sulla sua pagina Facebook nei confronti dell’assessore ecologista Maria Laura Lorenzini e dopo il caso di Kurt Pancheri, accusato di omofobia, ora è il turno di Kevin Masocco.

Il giovanissimo deputato leghista, prototipo del salviniano rampante, è infatti al centro di uno scandalo scatenato dal quotidiano Tageszeitung per il quale sono insorte le associazioni femministe, che chiedono le sue dimissioni. Circola infatti un audio in rete in cui una voce, associata a quella di Masocco, invita a venire alla discoteca Juvel, dove “c’è una dj figa da violentare”. Segue fiume in piena di bestemmie.

Ecco il messaggio audio criminale
Con un comunicato, Masocco ha ammesso di aver “sbagliato due volte: la prima ad affermare cose inopportune delle quali mi vergogno e mi dispiaccio, la seconda ad aver negato, complice la mia giovane età e inesperienza, la paternità del file audio”.
L’ex consigliere leghista sottolinea però di come la sua “bravata, per quanto inopportuna e condannabile”, si è subito “trasformata in un accanimento mediatico”. E spiega che, dopo il clamore suscitato, ora vuole evitare che “quanto accaduto diventi un attacco non solamente alla mia persona, alla mia famiglia, ma anche alla Lega”. E per questo motivo “ho deciso di assumermi le mie responsabilità e rassegnare, con grande dolore, le mie dimissioni da consigliere comunale”.

Il quotidiano altoatesino ha specificato che Masocco non era nuovo a uscite del genere e che il consigliere si era fatto notare per atteggiamenti aggressivi soprattutto nei confronti del sindaco di Bolzano, Renzo Caramaschi. 
Sono in molti, tra l’altro, a far notare che il consigliere che dichiara di aver “sempre rispettato le donne” ha nel suo profilo facebook una foto che lo ritrae insieme a delle vacche e la scritta “Selfie con la Boldrini”.

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