Truffa M5s: il quesito sulla Diciotti scritto in modo fuorviante per salvare Salvini
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Truffa M5s: il quesito sulla Diciotti scritto in modo fuorviante per salvare Salvini

Nella domanda non si parla mai di sequestro di persone (che è l'accusa) ma di 'ritardato sbarco'. Ma se fosse stato un 'ritardato sbarco' non sarebbe intervenuta la magistratura.

La nave Diciotti
La nave Diciotti
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17 Febbraio 2019 - 10.18


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Come ben sanno i sondaggisti, quelli che si occupano di comunicazione e gli psicologi sociali, una domanda formulata in un modo piuttosto che in un altro orienta la risposta.
E la Casaleggio Associati in accordo con Ponzio Di Maio cosa ha fatto?
Ha scelto di appiattirsi sulla linea pro-Salvini voluta dai miracolati del governo che per non perdere la poltrona hanno già perso la faccia e tradito tutti i proclami fatti in questi anni su onestà e impunità dei governanti.
Così la domanda furbescamente recita: “Il ritardo dello sbarco della nave Diciotti, per redistribuire i migranti nei vari paesi europei, è avvenuto per la tutela di un interesse dello Stato? – Sì, quindi si nega l’autorizzazione a procedere – No, quindi si concede l’autorizzazione a procedere”.
E’ questa la formulazione del quesito scelta dal blog delle Stelle per chiedere agli iscritti di esprimersi sul caso della nave Diciotti. Il voto avverrà lunedì 18/2 dalle 10 alle 19.
Come è evidente il quesito è una truffa: se si fosse trattato di un ‘ritardo’ nello sbarco non ci sarebbe stata alcuna azione penale, mentre qui si procede per Sequestro di persona e non per un semplice ritardo.


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Si procede per abuso di potere con molte aggravanti.


Quindi, se i grillini non fossero stati quei trasformisti che sono avrebbero dovuto formulare la domanda in maniera più diretta, chiara e onesta: il tribunale dei ministri accusa Salvini di sequestro di persona e abuso di potere per aver costretto i migranti della Diciotti a restare segregati per molti giorni sulla nave, ben oltre i termini del fermo di polizia e senza un provvedimento della magistratura.


Ma ovviamente la domanda contiene già la risposta che la Casaleggio Associati e i miracolati del governo vogliono.

Il testo con la storia raccontata in modo fazioso
“Tra il 20 e 25 agosto scorso, mentre 137 migranti si trovavano sulla Diciotti, ovviamente con assistenza sanitaria e alimentare, il ministro degli Esteri e il presidente del Consiglio Conte stavano sentendo i leader degli altri Paesi europei affinché ognuno accogliesse la propria quota di migranti. Questo accordo doveva essere raggiunto prima dello sbarco perché, altrimenti, sarebbero dovuti rimanere tutti in Italia. E questo a causa del Regolamento di Dublino, che impone che il primo Paese di approdo debba farsi carico di tutti i migranti che arrivano in Europa”.
“Il ministro dell’interno Salvini – continua il post -, d’accordo con il Ministro dei Trasporti Toninelli, il Vice Presidente del Consiglio Di Maio e con il Presidente Conte, negò quindi lo sbarco fino a che l’accordo non fosse stato raggiunto. Per questa vicenda il Tribunale dei Ministri di Catania ha deciso di inquisire il ministro dell’Interno perché ha considerato il ritardo dello sbarco dalla nave un sequestro di persona e ha chiesto al Parlamento l’autorizzazione a procedere”.

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Le scuse grilline

“Non è il solito voto sull’immunità. Di quei casi si occupa l’articolo 68 della Costituzione, e su quelli il M5S è sempre stato ed è inamovibile: niente immunità, niente insindacabilità. Questo è un caso diverso: stiamo parlando dell’articolo 96 della Costituzione. E’ un caso senza precedenti perche’ mai in passato la magistratura ha chiesto al Parlamento di autorizzare un processo per un ministro che aveva agito nell’esercizio delle sue funzioni”. Lo sottolinea il blog delle stelle nel post in cui indice la votazione online sul caso Diciotti.

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