La base grillina sgomenta per il tracollo in Abruzzo: "ci stiamo facendo mangiare da Salvini"
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La base grillina sgomenta per il tracollo in Abruzzo: "ci stiamo facendo mangiare da Salvini"

Il M5s crolla in Abruzzo mentre la Lega resiste. Quella che a tutti gli altri è un'ovvietà, ai cinque stelle comincia ad apparire una cosa chiara: Salvini li sta divorando

Regionali in Abruzzo
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11 Febbraio 2019 - 15.28


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I militanti dei cinque stelle sono preoccupati, in seguito alla stravittoria del centro-destra in abruzzo: “Salvini sta sfruttando subdolamente il momento per indebolire il M5S. Lasciamolo e torniamo alle origini del Movimento”, “Ha ancora senso sostenere un ‘cannibale’ come Salvini nel governo nazionale?’: il tono dei commenti della base pentastellata è questo e i dubbi circolano con insistenza anche all’interno del partito, dove i parlamentari chiedono un’assemblea per discutere del voto.
Il deputato M5s Davide Galantino in un post su facebook fa autocritica. Invita “tutti a riflettere” per i 20 punti persi in Abruzzo rispetto alle ultime politiche e aggiunge che “ostentare risultati e alimentare troppe speranze non paga- scrive Galantino- bisogna essere sinceri e soprattutto saper chiedere scusa quando non puoi mantenere fede a tutte le promesse fatte in campagna elettorale”. Parole che vengono lette come la difesa della linea ispirata al realismo, la linea dei ‘governisti’ M5s.
“C’è poco da riflettere- risponde poco sotto Pietro Oliva- Salvini sta facendo di tutto per essere il primo partito in Italia e governare da solo. Quando sarà sicuro di ciò farà cadere il Governo annunciando la rottura con i M5S su uno dei tanti punti non in comune: e’ solo questione di tempo”.
Anche Stefania Altigondo non la prende bene. “Secondo me il vero errore è stato andare al governo con la Lega- dice- per quanto facesse schifo il PD sarebbe stato meglio, almeno era un partito morto che non ci avrebbe fatto i danni che ci ha fatto la Lega”.
“Dalla padella alla brace…”, ammonisce Boris Pasquale Zagaria Monaco, che ironizza sui due forni. Mentre Simone Dossola invoca un ritorno al passato, alle origini. “Deve tornare il M5S degli inizi, punto”.

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