L'Anpi con i sindaci che si ribellano al razzismo: è l'ora della resistenza civile
Top

L'Anpi con i sindaci che si ribellano al razzismo: è l'ora della resistenza civile

Una nota di Carla Nespolo, presidente nazionale: se c'è un contrasto fra leggi e Costituzione, occorre che venga alla luce con chiarezza affinché la Corte Costituzionale possa pronunciarsi in merito

Migranti assistiti dalla Caritas
Migranti assistiti dalla Caritas
Preroll

globalist Modifica articolo

3 Gennaio 2019 - 15.44


ATF

La rivolta civile ha l’appoggio dell’associazione emblema della rivolta del popolo italiano contro l’occupazione nazi-fascista, anche se all’epoca i partigiani erano chiamati ‘terroristi’.
Ma tutti sanno che ribellarsi agli ordini (o leggi) ingiusti è giusto.
E l’ampi lo ha sottolineato: “È un fatto molto positivo che alcuni Sindaci, per rispetto pieno della Costituzione, abbiano deciso di sospendere l’attuazione di quelle parti della legge sicurezza e immigrazione inerenti l’attività dei Comuni. Lo ha fatto per primo meritoriamente il Sindaco di Palermo Leoluca Orlando, ed altri sindaci, altrettanto meritoriamente, stanno seguendo la sua strada. L’articolo 13 della legge nega al richiedente asilo in possesso del permesso di soggiorno la possibilità di iscriversi all’anagrafe e quindi di avere la residenza, impedendogli di conseguenza di usufruire di qualsiasi servizio, a cominciare dall’assistenza sanitaria.
Migliaia e migliaia di persone, pur presenti legalmente nel nostro Paese, sono così giuridicamente cancellate.
Ciò comporterà inevitabilmente il passaggio di gran parte di costoro all’illegalità, compromettendo ogni loro speranza e la sicurezza di tutti i cittadini. La coraggiosa decisione di Orlando e di altri Sindaci di non dare attuazione a tale articolo apre così anche sul terreno istituzionale quel percorso di resistenza civile che da tempo l’Anpi aveva auspicato non contro questo Governo in quanto tale, ma contro i provvedimenti che negassero i fondamentali diritti costituzionali ribaditi dalla Dichiarazione universale dei diritti umani. Se c’è un contrasto fra leggi e Costituzione, occorre che venga alla luce con chiarezza affinché la Corte Costituzionale possa pronunciarsi in merito. Ci auguriamo che ciò avvenga al più presto”.
Lo ha dichiarato Carla Nespolo, presidente nazionale Anpi.

Leggi anche:  25 Aprile, l'Anpi: "Democrazia e libertà sono in discussione, il Premierato della destra va combattuto"
Native

Articoli correlati