Dopo qualche tentennamento iniziate che ha visto Renzi e renziuani e resto del partito su sponde opposte, adesso i candidati alla guida del Pd hanno capito che la vergogna reazionaria del governo Lega-M5s non è emendabile e che Di Maio, Toninelli e incompetenti al seguito non possono essere interlocutori.
Poi se un giorno (ipotetico ma al momento improbabile) M5s esprimesse una linea diversa, ragionevole e davvero progressista se ne riparlerà.
“Non ci sarà nessuna sponda per un eventuale governo con i cinque stelle” nel caso l’attuale legislatura dovesse cadere. Almeno su questo punto, i tre principali candidati alla segreteria del Pd, Martina, Minniti e Zingaretti, sono concordi.
Intervistati da Il Foglio, i tre big del Pd hanno ribadito che l’opzione di un governo con i cinque stelle “non esiste”. “Quindi” scrive Il Foglio, “Salvini non ha alibi per non andare a votare”.