Salvini torna a Napoli: tensione tra polizia e manifestanti, ferito un giovane

Il ministro dell'Interno ha presieduto il Comitato per l'ordine pubblico e la sicurezza. Carica delle forze dell'ordine contro il sit-in del centro sociale Insurgencia: un manifestante ferito alla testa da una manganellata

La protesta del centro sociale Insurgencia
La protesta del centro sociale Insurgencia
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15 Novembre 2018 - 13.09


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Matteo Salvini è tornato a Napoli, come aveva promesso, e ad attenderlo c’era un sit-in di manifestanti scesi in piazza per protestare contro la nuova visita del ministro dell’Interno e leader della Lega.
Salvini è arrivato nella Prefettura del capoluogo campano per presiedere la riunione del Comitato per l’ordine pubblico e la sicurezza. Lo scorso 2 ottobre, nel corso della sua prima visita da ministro in città, Salvini aveva promesso che sarebbe tornato dopo un mese proprio per la riunione del Comitato. “Ne presiederò uno al mese – aveva detto il ministro dell’Interno – conto di tornare avendo già qualche risultato”.
Ad attendere Salvini anche un sit-in. Il gruppo di manifestanti del centro sociale Insurgencia hanno deciso di scendere di nuovo in piazza a Napoli contro la visita del ministro e leader della Lega. Alcuni di loro ha tentato di forzare il blocco della Polizia all’interno della Galleria Umberto, a pochi metri dalla Prefettura dove è in programma il Comitato per l’ordine pubblico. Gli agenti li hanno respinti con una carica di alleggerimento. Ci sono stati momenti di tensione e anche un ferito: uno dei giovani è stato colpito con un manganello alla testa perdendo del sangue.
Salvini ha parlato di “un’accoglienza straordinaria” descrivendo quella ricevuta oggi a Napoli. Poi durante la conferenza stampa in Prefettura ha chiamato in causa gli attivisti dei centri sociali: “mi hanno detto – ha affermato il ministro dell’Interno – che ci sono i soliti quattro deficienti dei centri sociali”.
I manifestanti del centro sociale Insurgencia avevano allestito una lavagna all’interno della Galleria Umberto I mettendo in scena una lezione di antirazzismo e criticando la Lega e Salvini. “Per noi sicurezza – ha detto uno dei manifestanti impegnati nella lezione antirazzista – vuol dire prima di tutto che non dobbiamo più morire di tumore in Campania per i rifiuti speciali che le aziende del nord continuano da anni a sversare nella nostra Regione”.

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