Bonafede sulla prescrizione avverte Salvini: "non arretro di un millimetro"
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Bonafede sulla prescrizione avverte Salvini: "non arretro di un millimetro"

Il ministro della Giustizia replica all'alleato di governo: "su anticorruzione la Lega si comporta come Berlusconi. Ci sono alcuni emendamenti di Forza Italia che sono la fotocopia di quelli del Carroccio"

Alfonso Bonafede
Alfonso Bonafede
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5 Novembre 2018 - 09.37


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Resta alta la tensione nel governo sulla prescrizione. In attesa della riunione dei gruppi parlamentari di Lega e M5s in programma oggi, il ministro della Giustizia Alfonso Bonafede avverte che i 5 stelle “non arretreranno di un millimetro”. Una risposta all’altolà lanciato da Matteo Salvini, “va riformata senza emendamenti”, e alle durissime parole del ministro Giulia Bongiorno che ha parlato dello stop alla prescrizione come “una bomba nucleare sui processi”.
“Se arriveranno proposte di annacquamento sulla prescrizione – ha detto il Guardasigilli intervistato dal Corriere della Sera – non arretreremo di un millimetro”.
Ma, sull’emendamento con cui il M5s intende congelare la prescrizione processuale dopo il primo grado anche in caso di assoluzione, Bonafede apre a una soluzione concordata con la Lega. “Mi fa molto piacere che Salvini – ha infatti aggiunto il ministro della Giustizia – confermi il valore di quello che abbiamo scritto nel contratto di governo. Per questo siamo qui in ascolto se si vuole migliorare il testo”.
Su prescrizione, anticorruzione, decreto sicurezza e legittima difesa tra M5s e Lega è iniziata la stagione dei veti incrociati? “Non c’è alcun veto incrociato – ha risposto Bonafede – all’interno della maggioranza. Le due forze di governo, ognuna con la sua storia, fin qui hanno saputo fare sintesi. Noi lo abbiamo dimostrato con due provvedimenti spinti in particolare dalla Lega: la legittima difesa e il rito abbreviato interdetto per i reati più gravi. E per andare avanti su questi temi non ho certo atteso gli sviluppi del ddl anticorruzione cui teniamo molto”.
“Ragioniamo pure su un miglioramento del testo – ha proseguito Bonafede – ma non ci sono dubbi sul fatto che il Paese non può più aspettare. La prescrizione esiste in mezzo mondo ma quando vado all’estero a spiegare che in Italia c’è un’isola di impunità tutti rimangono increduli. Salvini comunque dimostra di avere a cuore il contratto di governo”.
Bonafede ha poi difeso gli emendamenti presentati dai suoi colleghi del M5s: “la soluzione è quella giusta. La persona assolta e quella condannata dopo il primo grado sono comunque due presunti innocenti. E la mia priorità, grazie anche alle risorse in arrivo, è la celerità del processo. In Italia, per anni, si sono confusi la velocità del processo e la prescrizione e ora dobbiamo intervenire su quest’ultima”.
Poi l’affondo contro la Lega sugli emendamenti presentati dal Carroccio sul disegno di legge anticorruzione che porterebbero, se approvati, alla cancellazione di 8 articoli su 11 del testo: “Sinceramente – ha sotolineato Bonafede – non comprendo le ragioni di questa valanga di emendamenti presentati dalla Lega. Anche perché il testo è stato ampiamente concordato in Consiglio dei ministri. Devo dire che non ci volevo credere: perché, coprendo le firme dei deputati leghisti, quegli emendamenti sembravano suggeriti da Berlusconi. E infatti, a ben vedere, in quel fascicolo ci sono alcuni emendamenti di Forza Italia che sono la fotocopia di quelli della Lega”.

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