Salvini butta a mare i 5 stelle ma Di Maio non se ne accorge

Alzando a mezzo milione il tetto dei beneficiari del condono premiati i grandi evasori fiscali che sostengono in massa il ministro razzista. 100.000 euro erano parsi una specie di elemosina.

Il bacio tra Salvini e Di Maio di Tvboy (Salvatore Benintende)
Il bacio tra Salvini e Di Maio di Tvboy (Salvatore Benintende)
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David Grieco Modifica articolo

8 Ottobre 2018 - 14.30


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Luigi Di Maio, che come apre bocca si dà la zappa sui piedi, proprio ieri ha dichiarato, attaccando la Repubblica, che i giornalisti stanno involontariamente “compattando” la Lega e il Movimento Cinque Stelle.
Detto e fatto.
Poche ore dopo, mentre tutti i mercati finanziari friggevano, Matteo Salvini sentenziava che il condono fiscale del Governo della Demenza si farà sulla base di 500.000 euro anziché i 100.000 euro precedentemente annunciati.
Forse ricorderete che si era giunti a fissare l’importo in 100.000 euro dopo una vera battaglia tra Lega e Movimento Cinque Stelle. I cosiddetti grillini avevano lottato strenuamente per fissare un limite invalicabile oltre il quale avrebbero rischiato di perdere definitivamente la faccia.
Matteo Salvini aveva masticato amaro.
Evidentemente, ai grandi evasori fiscali che lo sostengono in massa, unici beneficiari di questo ennesimo condono, 100.000 euro dovevano essere sembrati una specie di elemosina.
E così, proprio adesso, Matteo Salvini decide su due piedi di rimangiarsi la parola e di dare un calcio nel sedere a Luigi Di Maio in difficoltà. Era nell’aria da tempo. Salvini indugiava solo perché stava monitorando il travaso dei voti dal Movimento 5 Stelle alla Lega. Dopo l’ultimo sondaggio che lo premiava con il 33%, si deve essere ritenuto soddisfatto.
Oggi si consuma oggettivamente la frattura finale tra i due gemelli diversi del Governo della Demenza.
Uno ha appena pugnalato l’altro. Ma l’altro non sanguina neppure, perché neppure se ne accorge.
In compenso, se ne stanno accorgendo gli elettori del Movimento 5 Stelle. Da ieri sera, i post pubblicati sotto gli articoli sono cambiati radicalmente.
C’è sempre il solito algoritmo che ripete all’infinito “E allora il PD?”, ma è un naufrago in un mare in tempesta. Molti elettori del Movimento 5 Stelle sembrano pentiti e si stanno chiedendo cosa diamine stiano facendo i loro simpatici beniamini.

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