Che vergogna: il governo boccia l'esenzione delle tasse per i terremotati

Lo annuncia Luciano D'Alfonso, presidente della Regione Abruzzo e senatore Pd: "Solo nel cratere dell'Aquila dovremo versare 75 milioni di euro. Come faremo a rialzarci?"

La protesta dei residenti e delle imprese nelle aree terremotate
La protesta dei residenti e delle imprese nelle aree terremotate
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28 Giugno 2018 - 13.31


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Male, anzi malissimo. “Riprovazione” per la bocciatura, all’interno del decreto Terremoto approvato oggi al Senato, dell’emendamento “presentato per la sospensione del pagamento delle tasse nelle aree terremotate” viene espressa dal presidente della Regione Abruzzo, Luciano D’Alfonso.”Il governo – aggiunge il senatore Pd – ha cassato il mio emendamento, nonostante le rassicurazioni e il presunto impegno in tal senso dei parlamentari abruzzesi di maggioranza. Si tratta di una condotta irresponsabile da parte di una classe dirigente che dovrebbe coltivare soluzioni vere per un problema cosiì grave”. “Ad essere colpiti – sottolinea D’Alfonso – sono 320 soggetti tra imprese e persone fisiche residenti a L’Aquila e nel cratere sismico, per un ammontare di 75 milioni di euro. La battaglia proseguirà alla Camera”.

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Sullo stesso tono Alessia Morani del Pd che su Facebook scrive: “La maggioranza Lega-M5s ha bocciato al Senato l’emendamento sulla sospensione del pagamento delle tasse per le zone terremotate. È un fatto gravissimo. Un vero disastro – continua – per le famiglie e per le imprese. Avevano promesso di farlo ma non l’hanno fatto e tutta la propaganda fatta in campagna elettorale, selfie compresi, si è infranta sulla realtà di un governo incapace e lontano dai bisogni veri delle persone. Rilevo con amarezza che tutti i parlamentari eletti nelle regioni terremotate si erano impegnati a sostenere quella proposta che veniva incontro alle legittime aspettative di cittadini ed aziende. Ed invece poi hanno votato contro quegli emendamenti”

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