Molise, Toma del centrodestra è presidente. M5s primo partito
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Molise, Toma del centrodestra è presidente. M5s primo partito

I Pentastellati, dopo il 44% alle politiche, avrebbe potuto sfondare e ottenere la loro prima regione. Male il Pd all'8,69%. Ma vince soprattutto l'astensione. Solo un molisano su due ha votato

Donato Toma
Donato Toma
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23 Aprile 2018 - 06.42


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Quando mancano poche schede al termine dello scrutinio Donato Toma, candidato alla presidenza della Regione sostenuto dalla coalizione di centrodestra,  è al 44,2% delle preferenze. Andrea Greco del Movimento 5 stelle al 37,82%. Carlo Veneziale (centrosinistra) è al 16,9% e Agostino Di Giacomo (Casapound) allo 0,38%. Il Movimento 5 stelle è il primo partito con il 30,91%. Nel centrodestra Forza Italia è al 9,53%, la Lega all’8,29%, FdI al 4,52%, Orgoglio Molise all’8,4%, Popolari per l’Italia al 7,26% e l’Udc al 5,44%. Nel centrosinistra, infine, il Partito Democratico è all’8,69% e Liberi e uguali al 3,24%. I Pentastellati, dopo il 44% alle politiche, avrebbe potuto sfondare e ottenere la loro prima regione. Invece Greco è al di sotto del 40%. Ma i commenti dal Movimento sono comunque positivi. “Siamo fieri di questa campagna elettorale e siamo fieri della fiducia che ci hanno dato i molisani. Con una sola lista contro nove e con 20 candidati contro 180 abbiamo tenuto testa al centrodestra, ma abbiamo anche più che doppiato il centrosinistra. Siamo orgogliosi di questo risultato, come siamo orgogliosi del lavoro svolto in questi anni e in queste ultime settimane da attivisti, candidati e portavoce. Il Movimento 5 Stelle si conferma la prima forza politica della Regione in maniera netta”, commenta Andrea Greco.

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Positivo il risultato del centrodestra. La coalizione è nettamente in testa attorno al 45%, con Forza Italia primo partito e Lega seconda, stabile rispetto alle politiche, con il buon risultato della lista Orgoglio Molise alla pari dell’Udc (che fa un balzo, dal 2% al 7%). Cresce di 2 punti Fratelli d’Italia, quasi al 5%. Il candidato del Partito democratico ammette la sconfitta già nel corso della notte. ”Ho perso, chiaramente, ma quello che resta è il percorso politico, quello di un centrosinistra che ha ritrovato l’unità – ha detto Veneziale – dopo anni di divisioni, e questa è l’eredità positiva che resterà a chi verrà dopo di me”.

Erano chiamati alle urne 331mila molisani, di cui 78.025 residenti all’estero. E c’è un vincitore indiscusso: l’astensione. Solo un molisano su due ha deciso di votare oggi, il 52,16% per la precisione. Ben venti punti in meno rispetto alle politiche del 4 marzo, anche se a pesare potrebbe essere stato il voto all’estero, consentito per le politiche e non per le regionali. 

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