Salvini irride il comune di Bologna che vieta di vendere gadget fascisti

'Vivete su Marte'. La replica del sindaco Merola: 'Invece di occuparsi dei nostri regolamenti ci dica che fine hanno i i 48 milioni di euro di rimborsi elettorali della Lega messi sotto sequestro dal giudice'

Matteo Salvini
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3 Aprile 2018 - 12.08


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Un po’ come Trump Salvini ha scoperto Twitter e non riesce a liberarsi dalla sindrome social. A Pasqua ha avuto da ridire sulla delibera approvata a Bologna lo scorso 26 marzo, riguardo il divieto di vendere gadget nazisti e fascisti. Oggi è arrivata la replica del primo cittadino bolognese. “Mentre il ministro dell’Interno (del Pd) parla del rischio di terrorismo islamico – ha scritto Salvini nel suo post – il Comune di Bologna (a guida Pd) mette fuorilegge gli accendini con la faccia di Mussolini. Certa gente vive su Marte!”. Un intervento poco gradito da Virginio Merola. “Invece di occuparsi del nuovo Regolamento del commercio del Comune di Bologna che vieta la vendita di gadget nazisti e fascisti – scrive – Matteo Salvini farebbe meglio a preoccuparsi di dove sono finiti i 48 milioni di euro di rimborsi elettorali della Lega messi sotto sequestro dal giudice e in gran parte non ancora trovati”. Nessuna risposta, mentre un altro tweet il leghista ha scritto: “Questi zingari ‘lavorano’ anche a Pasqua… Ho pronta una democratica e pacifica ruspa”. commentando gli scontri di sabato sera nel campo rom di via dei Gordiani a Roma dove un agente di polizia è rimasto ferito a causa di un fitto lancio di oggetti da parte di alcuni nomadi che cercavano di impedire l’arresto di un bosniaco.

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