La guerra agli sprechi di Roberto Fico, neo presidente della Camera, è stata ampiamente riportata da tutti i giornali: tre fermate di metro, un treno, l’autobus da Stazione Termini sono il percorso fatto da Fico per raggiungere il suo nuovo ufficio in Parlamento, nel chiaro intento di mandare un segnale di cambiamento: “L’epoca dei privilegi e’ finita, dobbiamo tagliare i costi della politica e razionalizzare i costi della Camera” ha spiegato Fico, che ha anche dichiarato di avere intenzione di rinunciare all’indennità, ossia quei 4223 euro netti che vengono aggiunti allo stipendio da parlamentare, che già ammonta a 5000 euro al mese, cifra di cui i deputati grillini hanno promesso di restituire la metà.
Ma ovviamente il gesto di Fico non è stato esente da critiche: la deputata Alessia Morani si è messa a fare i conti e ha scritto: “Se non ha cambiato abitudini e ha continuato a venire a Montecitorio con l’autobus, in questi 5 anni come ha fatto a spendere 15.180,60 euro di taxi e solo 314 di bus e Metro? Ci potrebbe spiegare? Grazie”
Anche il sito legato ai dem ‘Socialisti Gaudenti’ ha ironizzato sull’amore di Fico per il trasporto pubblico: “Il neopresidente della Camera, e’ andato al lavoro in bus. A parte i rischi per la sicurezza non c’e’ nulla di male, anche se dai dati (se corretti) presi su maquantospendi.it, risulta che l’onorevole Fico, nel 2017, il bus non l’abbia preso quasi mai (preferendo il taxi). Piu’ che una vecchia abitudine e’ stata una bella trovata pubblicitaria”
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