Fico, da elettore di Rifondazione comunista a volto di sinistra del grillismo

Il nuovo presidente della Camera è stato un attivista della prima ora del M5s e è considerato un ortodosso. Ma è un complimento più che una critica

Roberto Fico
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24 Marzo 2018 - 12.38


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Da elettore di Rifondazione comunista, al movimentismo napoletano fino a diventare uno dei primi attivisti del nascente movimento 5 stelle in Campania: Roberto Fico, classe 1974, è il nuovo presidente della Camera. Nato a Napoli, Fico è laureato in Scienze della comunicazione all’Università degli Studi di Trieste con indirizzo alle comunicazioni di massa. Dopo l’Erasmus a Helsinki, ha completato il percorso di studi con un master in Knowledge management al Politecnico di Milano.
Pentastellato della prima ora, nel 2005 è tra i fondatori del Meetup Amici di Beppe Grillo a Napoli. Nel 2010 si candida presidente della Regione Campania e nel 2011 tenta la corsa a sindaco di Napoli. A dicembre dell’anno successivo è primo alle Parlamentarie del M5S nella Circoscrizione Campania 1 e grazie a 228 preferenze ottenute sul web viene candidato in prima posizione nella lista bloccata del M5S della circoscrizione. Alle elezioni politiche del 2013 è eletto nella XVII legislatura alla Camera dei Deputati, poi riconfermato il 4 marzo 2018.
Il 6 giugno 2013 diventa presidente della Commissione di Vigilanza Rai. Fico ha rinunciato all’indennità (26.712,00 euro l’anno) e all’auto blu.

Tra le sue esperienze anche quella di aver lavorato per un anno al call center della Vodafone. E speriamo che questa esperienza lo trasformi in un parlamentare che lotta contro il precariato.

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