No, non va tutto bene madama la marchesa. Grillo se la potrà pure prendere (ancora, che noia) con la stampa come se fossero i giornalisti il problema dei Cinque Stelle. Virginia Raggi potrà fare la parte dell’incompresa e dire che Roma è una meraviglia e che i cronisti ‘cattivissimi’ non raccontano i grandi risultati (dove? dove stanno?) fin qui raggiunti. Insomma lì tra i grillini a Rimini potranno pure cercare il capro espiatorio fuori dal gruppo. Però il problema è interno. Ed è una frattura che pare insanabile con gli ortodossi capitanati da Fico. Tanto che oggi, dopo la festicciola bulgara per Di Maio, è intervenuto Davide Casaleggio che invita a fare squadra. “In bocca al lupo a Di Maio. Lo dovremo aiutare tutti assieme perché dobbiamo essere una squadra di volontari ignoti”, dice dal palco di Italia 5 Stelle. “Dobbiamo aiutare il M5S a cambiare l’Italia senza cercare qualcosa subito ma per cercare di cambiare questa nazione”, prosegue Casaleggio ribadendo come su Rousseau saranno fatte le scelte più importanti per “creare una smart nation, una nazione intelligente”.
Fare squadra, dunque, mentre Roberto Fico tira secchiate d’acqua gelata dopo l’incoronazione di Di Maio. ” Oggi il candidato premier è il capo della forza politica, ovvero è riferito alla legge elettorale e non è capo della vita politica generale del movimento – afferma il presidente della commissione Vigilanza Rai – . Questa è una grande distinzione”, ha detto stamane parlando alle telecamere della Rai che lo attendevano davanti al suo albergo.
Di fatto la grande partecipazione popolare, “dal basso”, per celebrare Di Maio, non c’è stata. E anche questo un po’ pesa. Hanno votato in 37 mila, mentre gli aventi diritto erano oltre 140.000. Di Maio ha avuto 30.936 voti. In pratica l’ha votato 1 su cinque tra gli iscritti al Movimento. E anche questo andra valutato da Grillo che nel frattempo si limita a “vomitare” sui giornalisti.
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