Calderoli raglia contro la Cei: pensate ai poveri italiani non allo Ius Soli

Il senatore della Lega Nord: Stupisce la netta presa di posizione della Cei che invoca l'approvazione della legge che introdurrebbe lo ius soli

Cartelli contro lo Ius Soli in Parlemento
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18 Giugno 2017 - 15.33


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“Stupisce la netta presa di posizione della Cei che invoca l’approvazione della legge che introdurrebbe lo ius soli e lo ius culturae andando a regalare la cittadinanza italiana ad almeno un milione di immigrati, anche se gli interessati potrebbero essere persino il doppio”. Lo dice il senatore Roberto Calderoli, vicepresidente del Senato e responsabile organizzazione e territorio della Lega Nord. “Stupisce- aggiunge- perché raramente dalla Cei abbiamo sentito prese di posizione altrettanto dure e nette davanti ai tanti problemi che affliggono milioni di nostri cittadini in un’Italia che ha una disoccupazione generale all’11,5%, con una disoccupazione giovanile che sfiora il 40%, e oltre sei milioni di italiani con una pensione minima sotto i mille euro. Questi sono i veri problemi degli italiani, di cui dovrebbe occuparsi e preoccuparsi una Chiesa che vuole stare dalla parte degli ultimi, dei poveri, di chi è in difficolta’”. “L’attuale legge sulla cittadinanza funziona, eccome se funziona, dato che in due anni abbiamo concesso 385 mila nuove cittadinanze, il numero nettamente piu’ alto in Europa: non bastano ai nostri vescovi più di 200 mila nuovi cittadini italiani l’anno? Cari vescovi pensate a quei tanti italiani senza lavoro, senza una casa, senza una pensione dignitosa e lasciate che sia il Pd, a corto di idee e di voti, a pensare a coltivarsi il bacino elettorale degli immigrati”, conclude.

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