Fronda Pd: non solo D'Alema ma molti 'renziani' vogliono rottamare Renzi

La batosta referendaria sta facendo emergene malumori anche all'interno della maggioranza del partito

D'Alema e Renzi
D'Alema e Renzi
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5 Dicembre 2016 - 09.39


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Non era un mistero: nel Pd sia molti renziani che la minoranza dem stavano lavorando per il dopo-Renzi.
Pensare solo ad una fronda di D’Alema o di Bersani è riduttivo perché, a parte la candidatura del governatore della Toscana, Rossi, che vorrebbe riportare il Pd su posizioni di sinistra, c’era molto malessere anche nella maggioranza renziana verso una gestione giudicata personalistica e arrogante del partito e del governo.
Quindi la lotta interna al partito democratico non sarà solo tra maggioranza e minoranza ma anche dentro la cosiddetta ed eterogenea maggioranza ranziana.
La minoranza
“Oggi si è scritta una bellissima pagina di partecipazione democratica. L’Italia ha dimostrato ancora una volta di essere un grande Paese. Nel campo del No c’è stato un pezzo irrinunciabile del centrosinistra. Noi lo abbiamo rappresentato dentro il Pd. Il risultato che si preannuncia dimostra che eravamo nel giusto a difendere le convinzioni nostre e di molti militanti e cittadini del centrosinistra”.
Le parole di D’Alema
“Io non competo per nessun incarico, lo farà una generazione nuova. Bisogna lavorare per ricostruire l’unità del Pd ma su base nuove. Un certo disegno neo centrista, del partito della nazione, è stato battuto assieme alla proposta di riforma”. Lo afferma l’ex premier Massimo D’Alema confermando che, nei prossimi giorni, tornerà a Bruxelles a dirigere la Fondazione Italianieuropei. “Il Pd deve tornare ad essere il Pd essendo chiaro che non è il partito di Renzi. Naturalmente Renzi è una forza fondamentale, io non voglio togliergli spazio, era lui che voleva rottamare gli altri, spero che questa passione gli sia passata”, aggiunge D’Alema.

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