I più maliziosi dicono che sia una “ricompensa” per il Sì al referendum. Chissà. Fatto sta che anche il premio Oscar Roberto Benigni sarà nella delegazione italiana che accompagnerà il premier Matteo Renzi nella cena di stato che martedì sera il presidente Usa Barack Obama offrirà alla Casa Bianca.
Nella delegazione italiana anche la campionessa paralimpica Bebe Vio, la direttrice del Cern Fabiola Gianotti, la sindaca di Lampedusa Giusi Nicolini, la curatrice del dipartimento di Architettura e Design del Moma Paola Antonelli.
La cena, a cura del celebre chef statunitense Mario Batali, sarà preceduta dall’esibizione di Gwen Stefani, ex cantante del gruppo “No Doubt”, come annunciato dalla first lady Michelle Obama. La cena seguirà all’incontro ufficiale tra Obama e Renzi in mattinata.
Ovviamente a molti osservatori non è sfuggito che solo pochi giorni fa l’attore toscano ha fatto il suo endorsement per il Sì. Una presa di posizione che ha scatenato una ridda di polemiche e commenti in Italia. Nel caso dovesse passare il no al referendum costituzionale «sarebbe peggio della Brexit», per questo «è indispensabile che vinca il sì». Così si era espresso Benigni sulla riforma voluta dal governo Renzi. «Se vince il no il giorno dopo ti immagini? Il morale va a terra», aveva detto il premio Oscar alla trasmissione “Le Iene”. «I costituenti stessi – ha aggiunto – hanno auspicato di riformare la seconda parte, poi c’è la maniera di migliorarla, ma se non si parte non è, come qualcuno dice, la riformeremo dopo, non accadrà più». Roberto Benigni era stato raggiunto a Camogli da l’inviato del programma Mediaset Le Iene, Dino Giarrusso.
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