Rouhani in Italia: il Corano insegna a difendere chiese e sinagoghe

Oggi nella seconda giornata a Roma il presidente iraniano Hassan Rouhani ha incontrato anche papa Francesco in Vaticano.

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26 Gennaio 2016 - 17.40


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“La ringrazio tanto per questa visita e spero nella pace”: sono le parole che Papa Francesco ha detto al presidente iraniano Hassan Rohani, alla fine dell’udienza in Vaticano. E’ quanto riferisce il pool di giornalisti che ha seguito la visita.

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Il presidente iraniano Hassan Rohani è arrivato in Vaticano dove sarà ricevuto da Papa Francesco. Imponenti le misure di sicurezza in Vaticano con molte forze di polizia dispiegate nella piazza adiacente al colonnato e lungo tutta via della Conciliazione che, prima dell’arrivo del presidente dell’Iran, era stata completamente chiusa al traffico. Imponente anche il corteo che accompagnava il presidente, con quasi trenta autovetture e molte moto (di queste parecchie erano la scorta della polizia). Hassan Rohani è il secondo presidente iraniano a varcare il portone di Bronzo, dopo la vista di Mohammad Khatami a Giovanni Paolo II nel 1999.

Ringraziamo l’Ue e tutti coloro che si sono adoperati perché i negoziati (sul nucleare, ndr) avessero successo. Oggi noi, tutti qui insieme, siamo una delle conseguenze del successo di quei negoziati e della fine delle sanzioni, per poter lavorare insieme verso nuovi mercati”. Lo ha detto il presidente iraniano, Hassan Rouhani, al Business Forum Italia-Iran a Roma.
“Se vogliamo combattere l’estremismo e la violenza nel mondo, se vogliamo lottare contro il terrorismo, una delle strade che abbiamo è lo sviluppo economico, è dare occupazione”. “La mancanza di sviluppo crea forze per il terrorismo, la disoccupazione crea soldati per terroristi. Se tutti vogliamo un mondo privo di violenze, una delle strade è lo sviluppo economico e, parallelamente, lo sviluppo culturale”, ha aggiunto.

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La cultura di tolleranza che ci insegna il Corano Il Corano ci insegna “la chiesa, la sinagoga e la moschea una accanto all’altra”, anzi che “dobbiamo preservare prima la chiesa, poi la sinagoga, poi la moschea. Questa è la cultura della tolleranza che ci insegna il Corano”.
“Dopo anni di sanzioni in Iran ci sono capacità da concretizzare, oggi ci sono spazi vuoti”, dice il presidente iraniano Hassan Rohani alle imprese italiane. “Siamo pronti a accogliere investitori stranieri nel Paese” e in questo quadro, sottolinea, “l’Italia ha una importanza particolare: Abbiamo una buona storia di collaborazione con voi, e gli Iraniani conosco l’Italia e il vostro lavoro, si fidano degli italiani”, dice all’Italy-Iran Business Forum.

Come per i negoziati sul nucleare “anche nell’economia dobbiamo intraprendere una collaborazione win-win, vincente per tutti: nella condizione regionale attuale, l’Iran è il paese più sicuro e più stabile dell’intera regione”. Ha detto il presidente iraniano.

Il sogno di Enrico Mattei “si è trasformato in realtà”, una realtà di “assiduo dialogo politico” e collaborazione economica. Lo ha detto il ministro degli Esteri Paolo Gentiloni al Business Forum Italia-Iran in corso a Roma, alla presenza del presidente Hassan Rohani, citando le parole di Mattei che parlando dell’impegno di Eni disse: “Quando cominciammo le nostre attività in Iran, eravamo sognatori”. La scelta dell’Italia come prima tappa della visita in Europa di Rohani è “il riconoscimento della perseveranza con cui l’Italia ha sempre scommesso sull’Iran”, ha aggiunto.
10:06 – “La soluzione della questione nucleare consente di rilanciare la nostra partnership politica, commerciale e degli investimenti” ha commentato il ministro degli esteri Paolo Gentiloni al termine del colloquio avuto oggi alla Farnesina con il collega iraniano Mohammad Javad Zarif, nell’ambito della prima visita all’estero del Presidente Hassan Rohani dopo l'”Implementation day”, che ha sancito il 16 gennaio l’entrata in vigore dell’accordo sul programma nucleare e la rimozione delle sanzioni economiche a esso legate.

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“Questo è un momento magico per l’Iran, le imprese di tutto il mondo stanno guardando al Paese con molta attenzione”, dice il presidente dell’Ice, Riccardo Monti, all’Italy-Iran Business Forum, in corso a Roma. “Oggi ricomincia una nuova fase dei rapporti tra Italia e Iran, ed inizia con il piede giusto”: già le missioni imprenditoriali italiane in Iran dei mesi corsi hanno, ricorda, “esplorato tutte le vie di collaborazione”. Agli Iraniani, Monti dice “Oggi è una Italia più forte, che sta tornando a crescere”, deve essere considerato “un interlocutorio privilegiato”. Per le imprese italiane c’è l’opportunità di “un terreno molto fertile” in in Paese che “ha grande voglia di Italia. Con opportunità importanti, tra l’altro, nei settori del food, delle Infrastrutture, della “voglia di made in Italy” per consumi in crescita, per il potenziale dell’industria industria aeronautica, turismo, sanità, rilancio del manifatturiero. “Ma dobbiamo correre”, avverte Monti: di imprese straniere “ora c’è la fila in Iran”, ma “abbiamo un piccolo vantaggio: l’Italia ha sempre creduto nell’Iran, e gli imprenditori italiani ora vogliono essere in prima fila”.

Sonego (Pd), bene Renzi con l’Iran. “Bene così. Renzi incontra il presidente della Repubblica Islamica dell’Iran Rouhani e firma importanti contratti economici e commerciali. Ma non si dimentica dei diritti umani sulla base di una diplomazia dalla schiena dritta. Cooperazione internazionale e diritti umani non sono in antitesi, anzi si rafforzano vicendevolmente”. È quanto ha affermato il senatore del Partito democratico, Lodovico Sonego.

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