Gasparri e Salvini diventano paladini di Putin

I due esponenti della destra insorgono contro la richiesta di squalifica per doping: la Russia lotta contro l'Isis

Gasparri e Salvini diventano paladini di Putin
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10 Novembre 2015 - 14.15


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“Continua la ‘guerra suicida’ contro la Russia di Putin. Dopo le folli sanzioni economiche (che costano all’Italia almeno 2 miliardi di euro e migliaia di posti di lavoro persi) ora ci provano con le ‘sanzioni sportive’, escludendo gli atleti russi dalle Olimpiadi. Pazzesco, qualcuno vuole tornare ai tempi della guerra fredda. Il nemico della pace è l’Isis, non Putin!”. Così su Facebook il segretario federale della Lega Nord Matteo Salvini ha difeso a spada tratta Vladimir Putin, dopo le accuse rivolte alla federatletica russa da un report della Wada.

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E ad essere pronto a schierarsi dal lato della Russia c’è anche il senatore Maurizio Gasparri (Forza Italia): “In Johnny Stecchino, negando l’evidenza mafiosa, si diceva che il problema di Palermo fosse il traffico. I novelli Benigni della comunità internazionale, mentre l’Isis stermina duecento bambini, scoprono che l’emergenza internazionale è il doping russo”. Gasparri ha detto che è una provocazione che “si debbano fare campagne anti Putin, proprio nel momento in cui la Russia, a differenza del mondo occidentale, scende in campo per stroncare il terrorismo fondamentalista”.

“È una manovra assurda. – ha aggiunto – Si combatta pure il doping, ma in primo luogo si combatta il fondamentalismo che stermina donne, bambini, cristiani e di fronte al quale l’Occidente mette la testa nella sabbia con vilta’”. “Basta con questi giochini – ha sottolineato il parlamentare – fatti da organizzazioni sportive dove la corruzione alligna”.

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Ma quindi questo cosa vorrebbe dire? La ‪Russia‬ non dovrebbe essere accusata di ‪doping‬ perché lotta contro l’‪Isis‬?. Non capiamo quale sarebbe il nesso!

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