Il fascicolo sulla compravendita dei senatori Antonio Razzi e Domenico Scilipoti torna al gip di Roma. “Per la seconda volta la Procura dimostra la mia onestà morale e politica. Io agii solo per consentire al Paese, in una fase complicata, di poter contare su un governo eletto dal popolo”. Così Scilipoti commenta la seconda richiesta di archiviazione. L’accusa di corruzione a seguito della denuncia presentata nel 2013 dall’ex leader di Italia dei Valori, Antonio Di Pietro.
“Dalla Procura di Roma arriva la seconda richiesta di archiviazione a riprova che i miei comportamenti parlamentari e politici nel 2010, quando autonomamente e per senso di responsabilità verso il Paese, decisi di appoggiare il governo Berlusconi erano corretti ed onesti. Auspico che ora anche il gip metta la parola fine su una vicenda con cui è stata creata ad arte una ignobile strumentalizzazione politica con il solo scopo di colpire la mia reputazione e quella del presidente Berlusconi”. E ancora: “Una situazione molto differente – conclude il senatore di Fi – da quanto è oggi sotto gli occhi di tutti con decine di parlamentari che con comportamenti trasformistici si sono spostati da un gruppo all’altro senza valide ragioni legate all’interesse generale”