Rispetto per il Pd, ma il rispetto non è a senso unico

Le parole di Landini pronunciate oggi a Napoli hanno creato un caso politico. Il commento di Marco Fiorletta.

Rispetto per il Pd, ma il rispetto non è a senso unico
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21 Novembre 2014 - 15.03


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di Marco Fiorletta

E così anche Landini cade nella trappola della provocazione e si fa sfuggire una frase inopportuna. Senza andare tanto a rimestare se è una citazione precisa, un’estrapolazione, una interpretazione, ciò che resterà è che ha detto: “Renzi non ha l’appoggio degli onesti”. Una frase o concetto indubbiamente sbagliato in linea generale e nel particolare dato che tra coloro che scendono in piazza con Landini ci sono molti che quando sono andati a votare hanno espresso la preferenza per Renzi o, meglio, il suo partito. Ma non è solo Landini a sbagliare, perlomeno ha la scusa della provocazione, ma Renzi e i suoi accoliti che accusano a destra e a manca che non lo fanno lavorare, inutile girarci intorno c’è un qualcosa di berlusconiano, e hanno iniziato fin dalla prima Leopolda.

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La sollecitudine del Pd nel reclamare più rispetto per coloro che hanno votato, fino a prova contraria, il Pd ma non la persona Renzi, la vorremmo vedere anche quando il loro segretario nonché primo ministro, nonché principe dei rottamatori e in quanto tale campione di offese come già detto, anche per i militanti dei sindacati, per l’ala sinistra del Pd, per i partiti a sinistra del Pd, finanche per l’opposizione di destra. Non esiste il rispetto a senso unico. Per il passato facciamo finta di nulla se per il futuro la finisce di fare dubbie battute, accostamenti politici fuori luogo, promesse da marinaio (senza che la categoria si offenda), e sparate da demagogo alla Tor Sapienza.

Capiamo il delirio d’onnipotenza che può prendere quando ci si ritrova al comando di un esercito di sì e sissignore ma iniziasse il premier a mostrare più rispetto per gli altri.

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