Oggi le nomine dei manager, Delrio: puntiamo a parità uomo-donna

Con la scelta delle grandi aziende pubbliche il governo vuole «proporre volti nuovi» ma senza arrivare alla «rottamazione generazionale».

Oggi le nomine dei manager, Delrio: puntiamo a parità uomo-donna
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14 Aprile 2014 - 10.56


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“Siamo pronti per Enel, Eni e Finmeccanica i cui vertici scadono adesso. Renzi vuole fare anche le Poste, per dare il segnale di un governo che affronta subito i nodi”. Il sottosegretario alla presidenza del Consiglio Graziano Delrio fa il punto delle nomine delle società partecipate, previste per oggi, improntate ai criteri di competenza e di ricambio.

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“Il desiderio – ha aggiunto – è quello di proporre volti nuovi, ma ciò che cerchiamo di fare non è la rottamazione generazionale. È piuttosto una rivoluzione culturale. Per questo, sì, è vero che puntiamo a promuovere le donne, fino ad arrivare a una sostanziale parità di genere nelle nomine. Lo facciamo per colmare un ritardo italiano che è di almeno 30 anni rispetto ad altri Paesi. Così com’è successo con la scelta di 8 donne ministro. Una sostanziale parità farebbe avanzare l’Italia nella concretezza molto più di tanti proclami”.

“C’è stata una ricerca delle migliori intelligenze. Renzi da tempo ascolta tantissime persone eccellenti. Vogliamo dirigenti capaci e che siano orgogliosi di guidare aziende che sono un patrimonio dell’Italia. Come accade in Francia”. I rifiuti “sono stati pochissimi. Più che altro erano dei ‘sì ma’, dei ‘vorrei ma non posso'”. E al di là di Vittorio Colao “i rifiuti non ci sono quasi stati. Del resto, un manager fa più volentieri l’ad di una grande azienda pubblica anziché il ministro o il parlamentare. È una situazione oggettivamente diversa, ha spiegato Delrio.

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