Il vicepresidente Pd della Camera Roberto Giachetti torna sul [url”biglietto inviato dal premier Renzi al vicepresidente M5s Luigi di Maio”]http://www.globalist.it/Detail_News_Display?ID=55032&typeb=0&[/url], in cui veniva fatto il suo nome come possibile interlocutore, e afferma di ritenere «normale» dialogare con i deputati del M5s e sottolinea: «Nessun inciucio, tutto alla luce del sole».
Giachetti insiste sul dialogo con i Pentastellati: «li considero interlocutori politici anche se stanno all’ opposizione». Ed esclude di essere un «tramite» tra Pd e Cinque Stelle; in merito al suo rapporto con i deputati M5s sottolinea: «credo che loro apprezzino che mai una volta ho cercato di fare scouting. Mi è capitato di difenderli come di attaccarli – ha continuato il democratico – ma non ho mai l’atteggiamento del professore con gli scolari che hanno un pò tutti».
Alla domanda se esistano temi di dialogo tra Pd e M5s ha risposto che «in linea teorica ci sono» ma avverte come possano venire ostacolati da quello che Giachetti definisce un «bullismo parlamentare». «Non è una questione di temi – insiste l’ onorevole pd – ma di metodo».
Il deputato ha sottolineato infine di essere stato colpito dalla decisione di Di Maio di pubblicare i messaggi: «Mi pare una cosa triste, segno di grande diffidenza».
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