Pdl, alfaniani vs lealisti: si tenta l'ultima mediazione

In molti si stanno preparando alla scissione se il clima politico all'interno del partito dovesse peggiorare. Alfano placa gli animi e rinvia l'incontro con i suoi.

Pdl, alfaniani vs lealisti: si tenta l'ultima mediazione
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12 Novembre 2013 - 18.14


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Mancano pochi giorni dal Consiglio nazionale e ora si tenta l’ultima mediazione per evitare che le assise si trasformino in un bagno di sangue. Molti scommettono su una imminente scissione se il clima politico all’interno del partito dovesse peggiorare.

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Due episodi fanno pensare che nelle ultime ore sia in corso una trattativa tra lealisti e alfaniani, comlice anche la possibilità sempre più concreta che il voto in Senato sulla decadenza di Silvio Berlusconi possa slittare. Il primo: il rinvio a domani di una riunione dei filogovernativi con Angelino Alfano e i ministri pidiellini, prevista in un primo momento oggi in serata per ufficializzare la versione definitiva del documento degli innovatori. Secondo: un nuovo appello all’unità del partito, lanciato dalla senatrice Maria Rosaria Rossi, considerata una delle fedelissime del Cav e portavoce del leader azzurro nelle fasi più difficili.

Oggi, a far salire la tensione ci ha pensato la colomba Fabrizio Cicchitto, il quale è tornato a minacciare di disertare il Consiglio Nazionale e ha avvertito: “Basta darci dei traditori, stanno radicalizzando lo scontro, mancano condizioni per un dibattito sereno”.

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Dopo queste parole il nervosismo è cresciuto con il passare delle ore. Fino a quando Alfano ha preferito mandare un messaggio di apertura, rinviando di 24 ore l’incontro con i suoi parlamentari. “Noi confidiamo e speriamo sempre che il nostro movimento politico resti unito”, ha assicurato il vicepremier.

“Nessuna frenata da parte nostra, ma solo una mossa per capire le reali intenzioni di Berlusconi e per evitare ora uno scontro che danneggerebbe tutti”, ha confidato un alfaniano doc. Poco dopo, con il rientro del Cav a Roma, è arrivato una risposta da palazzo Grazioli attraverso una lunga nota della Rossi: “Berlusconi non impone la sua volontà ma ha la capacita’ di ascoltare tutti, comprenderne le esigenze e riuscire a farne una sintesi perfetta. Sono certa che ancora una volta il nostro presidente saprà convertire” le “differenze” esistenti “in una nuova e ritrovata unità”.

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