Da Letta il de profundis per Silvio

Il presidente del Consiglio senza mezzi termini dopo la fiducia: si è chiusa politicamente una situazione di 20 anni. Berlusconi ha perso.<br>

Da Letta il de profundis per Silvio
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6 Ottobre 2013 - 11.39


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“Si è chiusa una stagione politica, mercoledì si sono chiusi vent’anni, in modo politico, con un confronto politico forte. Berlusconi ha chiesto che cadesse il governo e il Parlamento, in sintonia con il Paese, ha voluto che si continuasse. Ho preso un rischio, senza mediazioni, e in parlamento ho detto che si votasse. Avevo detto che non volevo governare ad ogni costo e così è successo”. Queste le parole di Enrico Letta, a pochi giorni dalla fiducia rinnovata al suo governo.

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Alfano è stato sfidato ed ha vinto la partita – “No, non si ricomincia, la pagina è stata voltata in modo definitivo”, ha detto ancora Letta. Ha spiegato che al di là di come il Pdl si strutturerà “non si tornerà indietro”. “Sono rispettoso di quanto sta succedendo nel Pdl, c’è un travaglio vero. Alfano ha assunto una leadership molto forte, è stato sfidato e ha vinto la partita”.

“Ora il Pdl trovi il modo migliore, decideranno loro – prosegue Letta -. Io spingo perché sia chiaro a tutti che non si torna indietro, io non sarei d’accordo. Bisogna andare avanti, i 5 ministri hanno dimostrato di aver scelto una strada chiara, mi fido molto di loro”.

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Accettate le dimissioni di Biancofiore perché non ritirate – Le dimissioni presentate dal sottosegretario Michaela Bincofiore “Non sono state ritirate” e quindi “le ho accettate”. Così ancora il premier Letta.

Nel 2014 buste paga più pesanti e meno tasse a imprese – E continua: “Nel 2014 i lavoratori avranno un beneficio in busta paga e le imprese avranno un vantaggio che sarà una spinta ad assumere e capitalizzare le loro imprese” ma solo se “si assumeranno con contratti a tempo indeterminato”. “Ovviamente ne discuteremo con le parti sociali, e sono misure che riguardano il 2014”.

Berlusconi “grande”? Era battuta ironica – “Era una battuta ovviamente ironica: tutto mi aspettavo tranne quel che è successo, quindi la confermo anche oggi”. Così il premier tornando sulla sua battuta “grande” rivolta con un sorriso all’annuncio a sorpresa di Berlusconi sulla fiducia al suo governo.

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